sabato 25 febbraio 2012

Fiera del Libro... a Modena



Sabato 3 domenica 4 Marzo 2012 (Foro Boario - Modena)

Ed eccoci a riprendere il giro... fiere, presentazioni, manifestazioni culturali... il nostro lavoro non ha tempo e non ha chilometri.
Finalmente il 3-4 marzo ci sarà la fiera più attesa dell'anno, la prima (a carattere temporale) delle manifestazioni che ogni anno si susseguono sul territorio nazionale.
Un'iniziativa, quella di Modena, che ha sempre riscosso un notevole successo, un successo fatto di passione e di persone che investono gran parte del proprio tempo per donare alla città un'esposizione grandiosa di libri, di personaggi, di editori e di... pubblico.
Se non erro lo scorso anno gli ingressi hanno raggiunto e oltrepassato quota 15.000 presenze in sole due giornate e, quest'anno, a causa del maltempo che ha imperversato sulla città emiliana, il festival ha subito lo spostamento il prossimo fine settimana.

(io - Amos - assieme alla scrittrice di fantasy Tamara Deroma)

Un paio di giorni all'insegna dei libri, con amici editori che questo lavoro lo fanno con professione e con autori che ci sveleranno i segreti dei propri libri. Una kermesse eccezionale, quella del Buk Modena, con presentazioni, migliaia di libri e con uno staff di tutto riguardo, sempre attento alle esigente del pubblico e degli espositori.
Un'occasione anche per chi ha intenzione di scrivere e pubblicare libri... cosa difficile e assai complicata oggigiorno. Ecco, farsi un giro tra gli stand non sarebbe male, si parla con gli editori, si discute con i responsabili delle case editrici e... si valuta queli sono a pagamento e quali no.
L'autore, in primis, deve essere consapevole che deve partecipare a questi eventi (se il suo scopo nella vita è quello di scrivere libri), ma per farlo deve anche comprendere come si muove il mondo editoriale italiano, conoscere gente, "farsi le ossa" sul campo... e una fiera come questa è una buona occasione per vedere come si pubblica, come si promuove e come si "muove" tutto l'ingranaggio editoriale.


Inoltre a Modena (stand 84) ci saremo anche noi, con tutta la produzione della casa editrice, con lo staff a promuovere tutte le pubblicazioni, a esporre i nostri prodotti editoriali al completo... vi aspettiamo e... se non volete mancare ad una bella iniziativa....

Sabato 3 marzo
Buk Modena - sala Pirandello h.18.30

Amos Cartabia e Francesco Zarzana presenteranno: "I magnifici anni 80"





venerdì 24 febbraio 2012

Immagina... un mondo diverso...


Immagina di svegliarti la mattina, di aprire la tua finestra ed ammirare un paesaggio incantato... lontano dal tempo, lontano dai rumori e, soprattutto, lontano dalla falsità che ci circonda ogni giorno.
Immagina di aprire la tua finestra e ritrovarti di fronte ad uno spettacolare campo innevato, dove la stessa neve, simbolo di purezza e serenità ti riporta a pensare a come era semplice la vita quando eravamo piccoli.
Immagina di correre con la tua mente su per quei campi, di fermarti a guardare il cielo e di apprezzare quei piccoli cristalli che leggeri si immortalano sul tuo volto.
Immagina il silenzio, immagina di sentire il tuo respiro, di gustare la purezza dell'aria che ti circonda... anche questo è poesia!

Immagina di vivere su di una barca, di solcare mari incontaminati, di pescare il cibo che ti da la vita e di riposare le tue membra stanche su una spiaggia bianca, lontana, circondata da palme verdi e da piccole piante che assorbono dal cielo e dalla terra la loro essenziale fonte di vita.
Immagina di guardare l'orizzonte infinito e di pensare a ciò che vive dentro il tuo cuore, immagina di fermarti a vedere quella cosa, quel fenomeno naturale chiamato "tramonto" e di sognare, sognare che tutto ciò di cui hai bisogno è lì, a portata di mano... anche questo è poesia!


Immagina un viale... un lungo lastricato di emozioni... pensa a quante persone sono passate, alla loro storia, alla nostra storia... pensa che tutto ha avuto un segno, un passaggio... e forse capirai come siamo cambiati, come il mondo è cambiato... come dobbiamo apprezzare ciò che abbiamo, ciò che è stato e ciò che sarà.
Anche questa è poesia, anche questo è ricordo, anche questo è:


"L'acqua che sbalza" ... il libro che ci riporta agli anni in cui non si sperava, in cui la guerra stava cambiando radicalmente il nostro essere, in cui il mondo avrebbe capito che la pazzia dell'uomo supera di gran lunga ogni invenzione.
L'acqua che sbalza (Edizioni A.Car ) http://www.edizioniacar.it/ - http://www.ibs.it/ - (isbn:978-88-6490-012-4)
storia e foto del passaggio da un'epoca all'altra!

L'acqua che sbalza

Il passaggio della Linea Gotica, gli uomini nella campagna di Russia, anche questo è ricordo, quando la neve fa male alla pelle, quando il tramonto ti ricorda che sei vivo, quando speri, credi, piangi... perche il domani ti possa riportare a casa!

mercoledì 22 febbraio 2012

Msc Splendida... nel romanzo Oltre la Libertà



"A tutto il personale della Msc Splendida"

OLTRE LA LIBERTA' (Edizioni A.Car isbn: 978-88-6490-004-9) è un romanzo nel romanzo. Nato dalla mente dell'autore (pseudonimo Jack Parson) si sviluppa su tre diversi livelli veramente interessanti.
Innanzitutto la mente di uno scrittore, la vita dello stesso e le vicissitudini che fanno conoscere a grandi linee quello che è il mondo editoriale italiano, poi abbiamo l'omicicio dello scrittore stesso e le indagini che porteranno gli investigatori ad analizzare ogni singolo minuto della settimana precedente l'omicidio stesso, a bordo della nave da crociera Msc Splendida.
E' proprio qui che si sviluppa la parte migliore del libro, con la vita dello scrittore a bordo della nave dove, con la sua mente aperta a nuove investigazioni e nuove avventure, scorpe e descrive un mondo inimmaginabile: appunto il mondo a bordo di una struttura talmente grande che è impensabile descrivere se non in un romanzo.
Oltre la Libertà ha risocco notevole successo, anche grazie alle numerose presentazioni che si sono fatte a bordo dell'Ammiraglia, durante il 2011 e con quest'ultima appena terminata.
Un viaggio attraverso la vita di chi ci lavora a bordo di queste enormi navi, le risposte che i turisti attendono con ansia e i luoghi comuni che per gli ospiti sono di vitale importanza a bordo di una nave. Tutto questo lo troviamo all'interno di questo magnifico libro che ogni volta riscuote successo, non tanto per ciò che si narra, ma per la visione in generale di questo mondo ai più ancora sconosciuto.
Ho fatto ben undici viaggi, presentato il romanzo in navigazione ed ogni volta l'emozione, quando si parla del lavoro svolto a bordo, del giallo che tiene unita la storia e... dei complimenti successivi... mi da la forza per continuare a portare questo sogno al lettore.
Forse bisognerebbe leggere il romanzo, prima di partire a bordo di questa enorme nave, conoscerne i percorsi, le abitudini ed apprezzare i sorrisi... tanti sorrisi e tanta gentilezza che ogni volta vedo ed ammiro sui volti della gente che lavora a bordo.
Questo mi ha sempre stupito... come questi ragazzi credano ancora nel valore del lavoro, del turismo e di come capiscano che un buon sorriso forse, a noi italiani, oggi, è ciò che manca.

Oltre la Libertà, un romanzo che ti spiega ciò che oggi il mondo delle crociere dona al turista. Tutto è cambiato e oggi tutti hanno la possibilità di viaggiare a 6 stelle, di gustare buoni cibi, di visitare terre lontare e di saper guardare all'interno della propria anima.
Essì, oggi la corciera da tutto questo e anche molto di più, infatti se si pensa alla straordinaria possibilità che un viaggio in nave ti offre, solo ed esclusivamente questo tipo di turismo te lo può garantire. Un giorno sei a Barcellona, poi il giorno dopo a Casablanca, poi a Marsiglia o meglio ancora viaggi verso Tunisi e... in una settimana puoi conoscere ciò che un tempo era veramente improponibile.
Inoltre si ha la possibilità di godersi una vacanza in  tutto e per tutto... relax, divertimento, sport e tanto ancora... in queste magnifiche città galleggianti.
Ecco che il libro porta il lettore nei percorsi consueti a bordo della nave, lasciando intravedere quel mondo (la nave a bordo della nave) che lavora ininterrottamente per donare una settimana di felicità... a noi ospiti della struttura.

Oltre la libertà ... un romanzo nel romanzo.... un giallo... psicologico... nel diario di una vita!

Poesia e sentimento... amori e passioni... paure e solitudine... tutto accompagnerà il lettore durante il viaggio all'interno della nave e all'interno della mente dello scrittore. Un'opera unica, nel suo genere e un ringraziamento alla Compagnia Msc che ha immediatamente creduto nel progetto e che mi ha permesso di presentarlo al grande pubblico a bordo dell'Ammiraglia Msc Splendida....
Un consiglio... un giro... dopo aver letto il libro è veramente consigliato!
Ma non immaginate neppure ciò che si vive a bordo della nave... un consoglio, fatevi un viaggetto, rilassatevi e gustate a pieno ciò che la nave offre, poi, una sera tranquilla salite silenziosamente sul ponte e guardate verso l'alto.... il cielo apparirà veramente diverso... le stelle sembreranno più vicine, più luminose e, mentre il silenzio del mare vi accompagnerà, ecco, lì e solo lì potrete rilassarvi e pensare...
Anche questo offre la nave, la possibilità di allontanarvi e di pensare, di gustare a pieno la propria vita, di riflettere e magari in compagnia dell'amata di ritornare a pensare a quando tutto è iniziato.
La vita a bordo della nave rallenta molto, offre spazi fantastici per ricollegare e ricaricare le batterie, soprattutto per noi ce viviamo nella routine quotidiana di una città come Milano... ecco, lì la corsa, il cercare di arrivare primi... tutto... è molto più naturale e delicato.


venerdì 10 febbraio 2012

I racconti incantati del giovane Preston

Il segreto di famiglia

Un libro interessante "I racconti incantati del giovane Preston" (Edizioni A.Car isbn: 978-88-6490-034-6) disponibile in libreria nelle prossime settimane. Un libro particolare, fatto per i giovani e letto anche dagli adulti. Bellissima la presentazione con oltre un centinaio di ragazzi fatta lo scorso mese di dicembre all'interno delle sale affrescate di Villa Litta in Lainate (MI).
Ma intervistiamo l'autore, o meglio gli autori, madre e figlie che assieme hanno creato questa spettacolare avventura:

Come nascono i “Racconti incantati del giovane Preston”?
È presto detto: sono i racconti della buonanotte che raccontavo alle mie figlie per farle addormentare, confesso che non servivano allo scopo, non si addormentavano, anzi erano sempre curiose di nuovi dettagli e sviluppi delle vicende che narravo loro, anche perché loro ne erano spesso le protagoniste. Infatti il personaggio principale è ispirato alla mia socia e figlia più piccola, meglio dire più giovane, Serena. E la grande, Shanti, è un altro personaggio, che le somiglia molto sia fisicamente che caratterialmente, dolce e romantica.

Figlia e socia? Ossia?
Come dicevo i personaggi sono ispirati a loro. Serena sogna di diventare un buon veterinario ed ama molto gli animali, proprio come Timmy, il nostro protagonista. Invece Shanti è una dolce fata che corre in aiuto del malcapitato giovane maghetto un po’ inesperto. Che è poi quello che accade nella vita di tutti i giorni. Da brave sorelle si danno una mano a vicenda, ma più spesso è Shanti che, per mille ragioni, scuola consigli per le amiche ed altro, le sta sempre vicina e la supporta con pazienza e affetto. Socie perché in questa avventura le ho volute al mio fianco, del resto se non avessi avuto loro tutto questo non ci sarebbe.

C’è qualcun altro della famiglia in questo libro: “Il segreto di famiglia”?
A dire il vero ci siamo un po’ tutti. Il padre di Timmy assomiglia molto caratterialmente a mio marito Antonio. Infatti nella parte finale del libro questo si svela. La nonna che poi è il personaggio chiave di questa avventura ha lo stesso nome della mia mamma, e così via. Non aggiungo altro altrimenti vi tolgo il piacere di scoprire il resto.  Ci sono anche i nostri amichetti pelosi in questi racconti: il cagnolino a cui è dedicato il libro, che purtroppo non è più tra noi, ma continua le sue avventure nei nostri racconti. Un dolce scoiattolo, dei simpatici pesci rossi e la tartaruga, nel nostro caso d’acqua, ma che nel romanzo è di terra. E non finisce qui…

Ho notato che parli al plurale: racconti. Quanti sono?
Tutta la serie dei “Racconti incantati del giovane Preston” si svolge in sette episodi differenti. Ma non vi nascondo che poche sere fa, chiudendo le finestre di casa, mi è venuta l’idea per un nuovo romanzo. Per ora è ancora nella mia fantasia parcheggiato in un angolo. Ne ho brevemente parlato con le mie ragazze che hanno sorriso, l’idea pare sia piaciuta. Vedremo. Sinceramente in questo momento sono concentrata su una nuova storia, perché Serena si è lamentata che il protagonista delle nostre storie è un ragazzino, e lei vorrebbe una nuova protagonista al femminile. E poi sto molto coi piedi per terra, ora dobbiamo concentrarci su questo libro ed alle presentazioni. Le nostre non sono presentazioni tradizionali, sono un po’ particolari.

Raccontaci un po’ delle presentazioni.
Per ora ne abbiamo fatta una sola organizzata dal nostro editore, ma rivolgendoci ad un pubblico di giovani lettori ci siamo poste il problema di come era meglio raccontare il libro. Da qui l’idea di mettere in scena uno stralcio della storia. Abbiamo coinvolto dei ragazzi fantastici, amici compagni scuola e vicini di casa, che hanno recitato con noi e i nostri piccoli spettatori si sono divertiti un sacco. Ora per le prossime presentazioni saremo solo noi tre, ma cercheremo di essere all’altezza delle aspettative dei nostri giovani spettatori- lettori.

Presto saremo ospiti in due scuole elementari, ma non mancheremo di farvi sapere dove saremo nelle librerie e biblioteche.

Dunque... imperdibile e sicuramente accattivante la storia "Il segreto di famiglia - I racconti incantati del giovane Preston"
http://www.edizioniacar.it/

giovedì 9 febbraio 2012

Maldive...un Paradiso in fiamme



Un Paradiso... in fiamme

Ed eccoci a riparlare di colpi di Stato. Alle Maldive? In quel Paradiso meta di coppie di neo sposini e di amanti della subacquea? Impossibile!
Invece è proprio così. Ieri si è dimesso (volontariamente) il Presidente lasciando il posto, sempre volontariamente, al vice. La polizia ha iniziato a contrastare la popolazione e... la storia si ripete.
Il ricordo che ho delle Maldive non è questo, è quello di un piccolissimo angolo di Paradiso incontaminato, con acqua cristallina, una splendida barriera corallina e gente che col turismo ci vive e mantiene la famiglia.

Le figure incontrastate delle cartoline dove l'azzurro del cielo si mischia con l'azzurro del mare... un'acqua limpida, calda e ricca di pesci colorati, turisti, palme e tanto, tanto caldo.
Già colpite dallo tzunami dello scorso anno oggi le piccole isole sono colpite dalla sciocca guerra dell'uomo sempre a caccia del proprio potere assoluto e questo, ancora una volta infiamma gli animi delle persone, vede i più deboli scendere in piazza e vede cadere il potere nella speranza di un qualcosa di meglio.

Ma dove stiamo andando a finire? Dove ci porterà questo mondo fatto di potere e di insoddisfazione? Non so, ma voglio ricordarmi quell'immagine di palme, quei sorrisi di lavoratori che grazie al turismo hanno potuto ottenere qualcosa e... voglio pensare che un Paradiso come quello, con problematiche più grandi di un semplice "posto di comando" possa farcela, senza spargimenti di sangue e senza la stupidità che porta obbligatoriamente alla vendetta!

mercoledì 8 febbraio 2012

Era così bella la neve...

Abbiamo perso qualcosa nel tempo

Da piccoli aspettavamo che l'inverno arrivasse per poter giocare con quelle palle di neve che si formavano nelle nostre mani. Temperature gelide, ghiaccioli che scendevano dalle grondaie, palle di neve e macchine che danzavano sulle strade ghiacciate.
Poi la scuola, unico baluardo per stare assieme a guardare l'esterno imbiancarsi... La neve era il Natale, nevicava e sapevamo che di lì a poco le vacanze sarebbero arrivate.
Non ricordo (sono nato nel 1970) scuole chiuse, non ricordo se non nel famoso 1985 quando era veramente impossibile andare in giro... ma ricordo le distrazioni degli ultimi anni, il meteo che non ne azzecca una e noi che lasciamo a casa i nostri figlioli per cinque o dieci centimetri di neve.


Neve che appare oggi come un danno, come la disperazione umana e tutti ci ritroviamo a correre al supermercato a comprare "gallette" come se la grande guerra fosse alle porte.
Negli scaffali manca tutto, prima per lo sciopero dei camion, poi per qualche altro caso ed ora per la neve.
Ricordo la gioventù passata in bicicletta tra montagne di neve (in periferia di Milano non nell'artico), ricordo i vecchi con la pala spalare i marciapiedi ed ora... vedo invece spazzanevi che non riescono a passare perchè le macchine abbandonate intalciano il passaggio.

Roma imbiancata... un bello spettacolo, non c'è che dire, ma  subito dopo quel manto bianco... ecco le polemiche. Vedo immagini alla televisione, donne in bicicletta che passano in mezzo ad una coltre bianca (era proprio necessario uscire con quel tempo) vedo gente criticare e persone affermare che hanno spalato il vialetto, come se fosse un qualcosa di straordinariamente fuori dal comune. Forse questo gelo, il gelo di questi giorni è proprio un qualcosa fuori dal comune, ma non possiamo pensare che sia proprio e solo il nostro comune a pulire le nostre stare e forse la nostra vita, dobbiamo anche noi fare del nostro, magari non intralciando il lavoro degli altri; ho visto gruppi di persone guardare uomini al lavoro... guardavano e criticavano, ho visto abbandonare le auto sulle strade, forse per paura di non uscire più dai box... ma tutto questo porta solo disagi.

La neve... speranzosa forma di vita... suio campi... amata dai piccoli e odiata dai grandi... la neve... forse non siamo più abituati a queste temperature, al freddo e ci dimentichiamo che solo alcuni mesi fa parlavamo di inquinamento, del mondo che sta cambiando, di siccità e di mancanza di pioggia!

martedì 7 febbraio 2012

"I magnifici anni 80"




I magnifici anni 80

Ohhhh  quanti ricordi... ohhhh che periodo magnifico per noi ragazzi degli anni 80, o meglio, per noi che gli anni 80 li hanno vissuti a pieno.
Mi han detto "Quando uno inizia a scrivere libri sugli anni più belli della sua vita... sta invecchiando"
Eggià, si invecchia e si rimpiangono certi momenti di vita, ceri luoghi che non esistono più e certe situazioni che mai più torneranno.
"I magnifici anni 80" (Edizioni A.Car) http://www.edizioniacar.it/ isbn: 978-88-6490-037-7

Non è solamente un libro, ma un diario  vero e proprio. Anno per anno ho ricercato e riportato tutti gli avvenimenti più significativi di quel periodo... necrologi e non solo, situazioni e fatti accaduti che forse col passare del tempo ci siamo dimenticati, ma rivedendoli scopriamo che li abbiamo vissuti.
Tante immagini, tanti ricordi... la nascita del Personal Computer.... un qualcosa di indescrivibile che pensavamo non potesse funzionare... le videocassette... le musicassette e poi ancora... paninari e "sfitinzie" lo Scott il Moncler le Timberland... status simbol di anni in cui il nostro debito pubblico era altissimo, ma la voglia di crederci c'era eccome.
Un libro che ci trasporta indietro nel tempo... un libro che ci fa pensare... Hazzard ... Star Trek ... Platoon... e ancora tanto altro... ET e film che sono entrati prepotentemente nella storia del cinema e nei ricordi di noi ragazzi degli anni 80 che ancora ci credavamo.
Le vecchie "Lire"... pezzi isolati di un mondo che ci faceva star bene... era diventato un simbolo... più lavoravi e più Lire avevi e... più Lire avevi più potevi star bene....
I lavoretti estivi per andare in vacanza... le fidanzate, il Ciao, il Fifty.... tanto e tanto ancora nelle immagini di questo libro che fa sorridere se pensiamo come eravamo.
Musica, giochi divertimento e non solo... passando dall'attentato a Giovanni Paolo II, al sequestro dell'Achille Lauro... la morte di Lennon... tanto e tanto altro che ci riporta a sognare.

I magnifi anni 80 ...




"I magnifici anni 80"... tanto altro ancora, per noi che uscivamo in bicicletta, per noi che i treni erano delle scatole in ferro e legno, per noi che avevamo le tasche piene di gettoni, per noi che non avevamo le cinture di sicurezza, per noi che il casco non si usava, per noi... che li abbiamo Vissuti!

sabato 4 febbraio 2012

Pubblicare un libro (1)

Ho deciso di pubblicare un libro

Così mi disse un ragazzo una sera, dopo la presentazione di un libro in una biblioteca....
"Ho deciso di pubblicare un libro", lo guardai, immobile... poi gli dissi: "E perchè?"
Rimase in silenzio.
Alzò le spalle, poi dopo una ventina di secondi mi disse: "E' un bel libro!"
Sorrisi, pensando agli oltre 10 manoscritti cartacei che mi arrivano ogni settimana ed agli oltre 15 via mail che giungono improvvisi.
"E chi ti ha detto che è un bel libro?"
Mi guardò....
"Uno..."
"Uno chi?"
"Uno che lo ha letto..."
Firmai un paio di copie poi mi alzai e lo invitai a bere qualcosa nel bar di fronte.
Era contento di bere una birra assieme a me e... tra una parola e l'altra scoprii che si era iscritto ad una non meglio specificata associazione che leggeva gli scritti dei soci e poi consigliava.
"Me lo hanno anche corretto...."
Lo guardai...
"E quanto ti han chiesto?"
"100 euro"
Sospirai bevendo ancora della birra.
"Ma hai già pensato come fare per pubblicarlo?"
"O dal sito, quelli che ti stampano poche copie... o l'ho mandato ad una casa editrice che mi ha risposto che è bello... scritto bene"
"Ah... grande, se già hai la casa editrice...."
Mi guardò sorridendo.... "Mi han detto che devo fare promozione...."
"Buono, logico, il libro è figlio tuo...."
Un nuovo sorso di birra....
"Mi han chiesto 3.000 euro"
Lo guardo....
"A rate...."
Lo guardo...
"Ritiro le copie e poi pruomuovo..."
Lo guardo
"Perchè mi guardi?"
Lo guardo!

E' l'editore che sceglie l'autore

e non l'autore che sceglie l'editore


Ma dobbiamo stare attenti.... ci sono migliaia di case editrici in Italia (e migliaia... son migliaia), ma chi scrive un libro deve essere consapevole di alcune cose ben importanti:
  1. Vanno spediti manoscritti dell'opera (e se vi rispondono immediatamente con "Bel lavoro... siamo interessati....) controllate sui siti di che casa editrice si tratta. E' semplice, basta entrare nel sito, vedere i titoli pubblicati e poi digitare in qualche libreria on-line il titolo e il codice e controllare se risulta disponibile in vendita.
  2. Almeno bisogna attendere un paio di mesi per la risposta (può anche capitare che rispondano subito, ma la lettura di un manoscritto richiede tempo. Se uno vi risponde in due giorni... o ha un gruppo di lettori enorme o non riceve alcun manoscritto... altrimenti sarebbe improponibile una risposta celere)
  3. la valutazione della casa editrice. (prima di inviare opere o altro bisognerebbe partecipare a fiere e rassegne del libro e controllare se la casa editrice alla quale è stato spedito il manoscritto partecipa. Se partecipa significa che è inserita nel territorio in maniera capillare (non bastano Torino e Roma come fiere) se invece non la si trova in giro significa che promuove magari in altra maniera, ma il pubblico non conoscerà mai la Vostra realtà di scrittori. Logico è che le case grosse partecipano solo a fiere grosse, ma le case grosse difficilmente daranno una risposta al vostro manoscritto prima dell'anno o dei due anni.
Le fiere sono lo specchio delle case editrici

Vista in fiera... vuol dire che almeno esiste... se non trovate nessun segnale in nessun luogo... ahahaha beh lasciate perdere.

Pubblicare non significa stampare

Esattamente, esistono mille siti che ti pubblicano anche poche copie.... le compri ti danno il codice e via così... ma non significa essere pubblicati (cioè significa sì per legge, ma in pratica ti prendi i libri e ciao).
Semplice e diretto....

Questa è la prima parte di una lunga storia... avremo tempo per parlarne... ma per il momento... se avete intenzione di pubblicare un libro ricordatevi di partecipare a qualche fiera, andare per gli stand... vedere la produzione... sentire e magari anche acquistare dei titoli per vedere come sono stampati, mandare le mail agli autori ed informarsi.

Ma vi faccio una domanda che un editore potrebbe farvi... almeno io ve la fare:

"Perchè dovrei pubblicare il tuo libro?"

Se avete la risposta siete già a buon punto.....

... continua...

venerdì 3 febbraio 2012

Fighille...angolo di paradiso

La notte passò lenta
E' il titolo del mio romanzo ambientato in quell'angolo di Paradiso proprio sul confine tra Umbria e Toscana.
E' un peccato essere in questi giorni a Milano, penso, dato che la neve ha ricoperto quelle valli e quei monti che conosco a memoria in quanto è il rifugio ideale per uno scrittore che ama la tranquillità, la purezza, la natura e, soprattutto la bella gente che vive in quei paesi.
La notte passò lenta (Edizioni A.Car) ( http://www.edizioniacar.it/ )narra le avventure di lorenzo, un ragazzo che, abbandonata la sua terra nativa si trasferisce negli Stati Uniti e, improvvisamente, si ritrova per un nefasto caso della vita a tornare nella piccola frazione del comune di Citerna. Il libro, dicevo, porta il lettore a visitare con la mente quei luoghi, segnando il passaggio del tempo e le relazioni interpersonali che appaiono ai nostro occhi, oggigiorno, come un qualcosa di lontano e diverso.
Un giallo, investigazioni e morti, ma anche e, soprattutto, uno stile di vita ambientato nelle splendide vie e nelle piazze di questa piccola frazione che ancor oggi è molto più viva di tantissime altre città del nord.

Ma Fighille e Citerna sono un qualcosa di più. Dalla strada che da Anghiari porta ad Arezzo ecco che sulla sinistra un cartello (per amor del vicesindaco ancora piegato) che segnala questa frazione e, dopo poche curve, ecco che sulla sinistra, in cima alla collina, appare la splendida cornice di questo magnifico paese medievale di nome Citerna.
Camminamenti sotto le mura, chiese con affresci importantissimi e la gente, sorridente e tranquilla, lenta e sospettosa... che appena ti conosce ti offre la casa per riposarti e la tavola per festeggiare.
Questo è il racconto di una comunità, questa è una vita splendida che forse ci siamo dimenticati, col gioco della ruzzola, con un museo di arte contemporanea famoso oramai in tutta la nazione (http://www.fighillearte.com/) con... tanti piccoli particolari che portano il turista e/o in viandante ad amare sempre più questi luoghi ricchi di cinghiali e di boschi.

Citerna, col suo teatro (il più piccolo d'Italia), con i suoi pozzi per la raccolta dell'acqua potabile, con i viottoli e con le sue opere d'arte. Il Palazzo Comunale, completamente ristrutturato, la terrazza che si affaccia sulla Valle del Tevere, i profumi primaverili di bosco, di fiori e di natura, i girasoli nei campi d'estate, i colori tenui dell'autunno e la leggera nebbiolina invernale che fa pensare al fuoco di un camino ed al tempore di una casa. Queste sono le sensazioni se solo ci si sofferma in una delle vie di Citerna, di Fighille o Pistrino... questi sono gli abitanti che adorano la propria terra, orgogliosi di natura e temprati dalle fatiche quotidiane.

Questo sono io (quello brutto) questo è il campanile medievale... qui ci si incontra, si ride e si parla, qui i bar sono luogo di colloquio e qui... una parte del mio cuore ha lasciato che quest'armonia entrasse prepotente nell'anima dell'uomo e dello scrittore.
Un consiglio spassionato è quello di fare un bel week in queste zone... visitare questi luoghi, fermarsi a cenare in una delle tante trattorie e gustare a pieno i profumi e i sapori della cucina tradizionale.
Settimana scorsa, ad esmpio, ero in quelle zone, avevo un appuntamento con due carissimi amici, ma ero in anticipo... allora ho pensato di andare a fare due passi al mercato... (8 del mattino temperatura -3).
Improvvisamente... davanti a me un gruppo di uomini che andavano a lavorare (era domenica) e... avevano tutti in mano un buon panino con la porchetta.... ed ecco che il goloso scrittore ne ha approfittato immediatamente... pane insipido e porchetta salata... un connubio alle otto di una domenica d'inverno... che non ha prezzo!




per maggiori informazioni:
http://www.edizioniacar.it/
http://www.fighillearte.com/
info@edizioniacar.it

Fabio Monteduro

Fabio Monteduro... lo scrittore italiano di horror

Ho conosciuto Fabio quasi un anno fa e subito mi ha appassionato il suo modo di scrivere. Diciamo che guarda nelle paure degli uomini e trasporta sulla carta ciò che di più nascosto c'è dentro di noi. Con la A.Car edizioni ha pubblicato un paio di libri, l'ultimo Otto minuti a mezzanotte (isbn 978-88-6490-036-0) sta riscuotendo un notevole successo in libreria.

Ma parliamo di lui. Fabio Monteduro, classe 1963 è con Otto minuti a mezzanotte  alla sua sesta pubblicazione, ma domandiamo a lui cosa ne pensa:

OTTO MINUTI A MEZZANOTTE E' IL TUO SESTO LIBRO, IN COSA SI DIFFERENZIA DALLE ALTRE TUE PUBBLICAZIONI?

La prima cosa è che per la prima volta, dopo aver pubblicato solo romanzi, ho deciso di proporre una raccolta di racconti. E' stata una scelta coraggiosa, perché normalmente le raccolte sono un po' indigeste. Sembra invece, dai primi riscontri di vendite e dai commenti che mi sono arrivati, tramite il mio sito o tramite FB, che il libro sia stato accolto bene.
Otto Minuti a Mezzanotte è una serie di racconti assestanti, ma alcuni si collegano tra di loro.... così si crea una specie di alchimia e ritrovare luoghi o personaggi di altri racconti accresce la sensazione che ciò che si legge sia reale.
Il genere di riferimento è sempre lo stesso (come d'altronde suggerisce la copertina) ovvero l'horror ed il thriller... ed in questo non si differenzia dalle altre mie pubblicazioni.
Otto storie, come il trascorre del tempo fino alla mezzanotte... quando non è più oggi e non ancora domani.

RACCONTI QUINDI, CHE DIFFERENZA C'E' NELLO SCRIVERE UN RACCONTO ED UN ROMANZO?

Un romanzo è come un lungo sospiro. E' come affacciarsi su un dirupo, in alta montagna, e respirare a pieni polmoni... un racconto è qualcuno che ti arriva alle spalle e ti spinge giù.
In un romanzo devi sapere tutto dei personaggi, devi conoscere la loro storia, spiegare perché si comportano in un certo modo... dare un senso compiuto ad ogni mossa, ogni pensiero. Il racconto invece è la storia, cruda, assestante. E' un colpo secco che ti sorprende, ti emoziona.
Per spiegarmi meglio, questo è ciò che ho scritto come prefazione ad Otto Minuti a Mezzanotte:
"Un buon racconto è un amico che ti accompagna per un breve tratto della vita.
Non ha pretese di magnificenza, non esige che gli doni tutto se stesso.
Vuole solo farti compagnia.
Un buon racconto dell'orrore ti porta in un'altra dimensione,
dove nulla di quello che sembra è.
Lì, Il buio è tuo nemico, la tenebra tua terribile amante.
Ma un racconto dell'orrore può essere "buono"?
E' una bestia di cui non sospetti l'esistenza,
un essere maligno, un cane sleale,
pronto a morderti quando meno te lo aspetti."

HORROR, THRILLER, PERCHE' QUESTA SCELTA?

Mi viene da chiedermi quanto io abbia scelto questo genere o quanto invece esso abbia scelto me. Da bambino, nascosto sotto le coperte, vedevo Belfagor, Dotto Jakyl e Mister Hide... avevo un libro (in realtà ce l'ho ancora) che s'intitola Storie di brivido e mistero... ho incontrato Lovecraft, lungo la via... ma ovviamente è stato quando mi è capitato in mano Stephen King che ho capito cosa volevo scrivere. Horror, thriller... non certamente splatter.
Paura, non disgusto. Terrore, non orrore.

PARLACI DI FABIO MONTEDURO

Ho pubblicato il mio primo libro nel 2004, "So chi sei ...ed altre ossessioni": cinque racconti, alcuni dei quali li ritroviamo, rivisti e corretti, in Otto Minuti a Mezzanotte. Quel libro era (ed è ancora) acquistabile solo online. Nel 2005 esce "Avamposto dell'Inferno", un thriller parapsicologico. Seguiranno  "Anima Nera" nel 2008, ed il titolo già dice tutto, "Jodi", nel 2010, pubblicato con lo stesso editore di Otto Minuti a Mezzanotte, e, prima di quest'ultimo, "Zona di Frontiera", sempre nel 2011. Il mio primo tentativo di e-book... mi dicono stia vendendo bene. Poi ci sono diverse pubblicazioni con altri autori, raccolte di racconti a tema, più che altro... ovviamente gialli, thriller ed horror... ma forse non c'è nemmeno bisogno che lo specifichi.

CHE DIFFERENZE CI SONO TRA I DUE TUOI ULTIMI ROMANZI PUBBLICATI DALL'ETICHETTA A.CAR EDIZIONI: JODI E OTTO MINUTI A MEZZONOTTE?

A parte il fatto che uno è un romanzo e l'altro una raccolta di racconti, la vera diversità è nell'approccio dato ai due lavori. Jodi è un poliziesco, si muove come un giallo, come un thriller, fino ad un finale imprevedibile. Otto Minuti è più spesso sull'horror classico, con tutti gli elementi che lo contraddistinguono: casa abbandonate, quadri maledetti, serial killer o demoni vendicativi...  fantasmi, ovviamente.

FUTURO? COSA TI DICE QUESTA PAROLA ABBINATA ALLA TUA PROFESSIONE?

Innanzitutto mi dice che in autunno uscirà il mio nuovo libro, sempre con A.Car Edizioni. Non sarà un horror... non sarà un thriller... certamente non sarà un romanzo d'amore... non resta che seguirmi, per saperne di più.
Poi il futuro mi dice del nuovo romanzo che sto ultimando... una storia terrificante, dove torno al mio vecchio e consueto amore: l'horror...
E ancora, il futuro mi porta la speranza che possa accadere qualcosa a livello cinematografico, perché i miei contatti per far diventare i miei lavori film o telefilm, vanno avanti... di certo io non mi tirerò mai indietro... e, come si dice, chi vivrà vedrà.... o è meglio: chi l'ha dura la vince


Un grazie a Fabio e.... ricordiamoci che la paura sta sempre.... dietro l'anta dell'armadio!

Quadri maledetti, case abbandonate, fantasmi, demoni vendicativi o troppo furbi... e ancora, pericolosi serial killer e posti in cui è meglio stare alla larga...

in questi giorni sono apparsi articoli interessanti in cui si parla di Fabio e delle sue opere:




Buona lettura
Otto minuti a mezzanotte
Fabio Monteduro
Edizioni A.Car
isbn: 978-88-6490-036-0
la copertina del libro

La "bufala" di certi concorsi letterari

Ma quanti concorsi letterari esistono?
Mi vien da ridere... leggendo quanti concorsi letterari per opere edite ed inedite ci sono sul nostro territorio nazionale. Innanzitutto mi viene da precisare che tanti, tantissimi sono ottimi concorsi, concorsi seri, organizzati da gente competente e da istituzioni autorevoli, ma ce ne sono una "valanga" (e con il meteo di questi giorni il termine è appropriato" che... sono un qualcosa di estremamente divertente.
"Bufale" forse è riluttivo, ma non mi viene altro termine che questo.
Innanzitutto aprendo vari siti si nota come opere edite (per cui regolarmente registrate) in alcuni concorsi non sono accette, vabbè si può pensare a spazi aperti per autori emergenti, per cui ci sta anche bene... poi abbiamo le quote associative che variano da 10,00 euro in su.
Io ho sempre consigliato ad amici autori e a me stesso, dopo aver speso soldi per partecipare a concorsi vari, di investire  in concorsi NON a pagamento o, per lo meno, se a pagamento con delle basi solide dietro (ad esempio con patrocini di amministrazioni pubbliche o organizzati da enti.
Arrivano decine e decine di richieste di partecipazioni a concorsi... occhio.... che una volta inviati i soldi non si sa più nulla del concorso e dei libri che sono stati spediti.
Adesso vi faccio leggere (ho cancellato il nome del premio per correttezza) una bella cosa:

Il vincitore della sezione ... per opere di narrativa edite, verrà designato tra una selezione di opere indicate da librerie dislocate su tutto il territorio nazionale che saranno invitate ad aderire all’iniziativa e che attraverso la loro sensibilità di attenti osservatori del movimento letterario identificheranno le opere che avranno ottenuto un importante successo di merito e di vendita nel periodo (...).
Potranno concorrere al Premio(...) tutte le opere letterarie di narrativa e saggistica di autore italiano vivente, edite nel periodo compreso tra il giorno 01 gennaio 2007 e il giorno 31 dicembre 2011.
Il comitato organizzatore entro la scadenza del (...) raccoglierà le segnalazioni dalle librerie votanti e identificherà le 10 (dieci) opere che avranno raggiunto il maggior numero di consensi; dette opere verranno ulteriormente valutate da una commissione tecnica di giudizio; i nominativi dei componenti della commissione verranno resi noti attraverso comunicato stampa entro (...).

Ma vi rendete conto?
Innanzitutto che opere possono partecipare? Boh.... e poi "verrà designato tra una selezione di opere indicate da librerie dislocate su tutto il territorio nazionale..." ma ci pensate?
Tutte le librerie sul territorio dovranno segnalare un titolo (o dieci) di narrativa? Con oltre 100 titoli al giorno in uscita?....
dal 2007 al 2012....?
Poveri librai..... poveri scrittori sconosciuti.... poveri noi.

Mi sembrava giusto, oltre che essere oramai alla canna del gas tutto il nostro sistema editoriale, segnalare non il sito, non mi permetterei mai... ma le assurdità di certi concorsi.... o meglio ancora quando segnalano che il premio sarà... "notorietà".... ahahahahah specchietto per le allodole!
Occhio ragazzi... partecipare a concorsi letterari va bene, ma almeno che chi li organizzi capisca qualcosa di editoria, di librai e soprattutto di autori.
E cosa pensare che segnalino questi di sto concorso? Titoli famosissimi e basta.....
Mi viene in mente un test che ci fecero fare alle elementari.... "Che dentifricio usate ragazzi?" Tutti in silenzio, poi uno dei miei compagni disse il nome di una marca che faceva pubblicità in televisione e... tutti a dire lo stesso nome.... ahahahahah sembra la medesima cosa!!!!!

A presto e ricordatevi... concorsi letterari...ok... ma anche gente che ne capisca qualcosa ahahahahah

giovedì 2 febbraio 2012

"Fantasmi e Segreti..."

FANTASMI E SEGRETI...
... mi vien da ridere a ripensarci... scettico come pochi...
un passo indietro. In una ridente località sul confine tra Toscana e Umabria c'è u  paese che tutti conoscono dove anche Pieraccioni ha girato il suo film: Anghiari. Paese arroccato in quell'angolo di Paradiso che tanto adoro, ricco di vegetazione e campi coltivati, di storia e di passioni... ecco, un paio di chilometri prima, giungendo dalla strada che da Arezzo porta a Sansepolcro... ecco che ci si imbatte nell'atmosfera fantastica del "Castello di Sorci", luogo antico e segreto, cucina casalinga e ottimo vino.
Un castello, visto da fuori che non lascia per nulla presagire ciò che invece si ritrova all'interno.
Proprietà privata, gestito a ristorazione da anni, ha il fascino del luogo incantato, con le sue segrete, con le sale del quattrocento, con gli affreschi del periodo, con la chiesa ancora consacrata e... con la storia del fantasma di Baldaccio Bruni che ancor si aggira per le stanze.
Un'invenzione? Lo avrei pensato anche io se avessi visto camere in affitto ... invece in quel luogo non può dormire nessuno, a parte i familiari e amici stretti che vengono ospitati dai proprietari.
E questo perchè? Chi lo sa.
Nel mio libro "Fantasmi e Segreti al Castello di Sorci" (isbn978-88-6490-014-8) edito da Edizioni A.Car http://www.edizioniacar.it/ ho raccolto le testimonianze del proprietario, sin dall'acquisto, originale, della proprietà, all'arrivo ed alla conseguente fuga dei giornalisti che hanno (purtroppo per loro) lasciato e scritto articoli in cui si parlava di fantasmi e di eventi inspiegabili.
Io sono anni che vado a trovare questa famiglia, questa seconda famiglia... e devo dire che di cose strane ne ho viste tante, ma tante che servirebbero due blog per raccontarle tutte.
Comunque, sempre nel mio scetticismo vi racconto questo aneddoto.
Nel 2011, precisamente nel mese di febbraio, sapendo che un gruppo di esperti stava facendo degli studi sul paranormale (non me ne vogliano se definisco così il lavoro che stanno ancor oggi svolgendo), decido di andare a Sorci per vedere ciò che succede. Ebbene, ridendo e scherzando con i proprietari ecco che arrivano questi tizi e mi dicono che hanno avuto effetti positivi, le telecamere ad infrarossi e gli altri aggeggi che avevano posizionato nelle camere avevano dato buoni frutti e, una delle 40.000 immagini che avevano recuperato aveva portato alla luce un qualcosa di straordinario.
Io sempre sorridente e scettico (ancor oggi... anche se un poco più timoroso) li ascolto, guardo i video e poi aspetto con ansia di vedere quell'immagine che tanto decantavano come originale e straordinaria.
Cazzolina.... ops ...., non ci crederete ma sono rimasto bloccato e impaurito per un breve istante. L'immagine ritraeva un uomo sdraiato sul letto della stanza del '400 immobile; essendo presa a raggi infrarossi si evidenziava la sagoma ben distinta dal resto della struttura. Io e il proprietario ci guardammo, conoscendo bene un particolare che solo noi, lui perchè l'aveva vissuto ed io perchè me lo aveva raccontato... che quei tizi NON (e  sottolineo NON) potevano conoscere.
Ve lo racconto... Nel 1974 (per i dettagli vi consiglio la lettura dell'intervista completa) appena acquistato il castello, il proprietario ed alcuni amici entrano nelle stanze del camino, accendono il fuoco e preparano per festeggiare. Una delle donne presenti si allontana dal gruppo perchè curiosa di vedere le stanze affrescate del castello. Dopo una ventina di minuti, non trovandola, vanno a cercarla e la trovano immobile sdraiata e svenuta nella stanza (oggi chiamata Stanza di Baldaccio). Ebbene, ancor oggi lei dichiara di aver visto una sagoma di un morto sdraiato su quel letto... una figura immobile che usciva con i piedi dal letto a baldacchino. Era la stessa immagine scattata da quei tizi nel febbraio 2011.
Comunque... io a Sorci ci vado... e ci dormo... in fondo mi han detto... che chi ama quel luogo nulla ha da temere!
Ah dimenticavo... qui ci hanno girato un film famosissimo... ma se vi interessa... ve lo racconto la prossima volta!


Dalla Sicilia una segnalazione speciale per la poesia

Dalla Sicilia un premio Speciale per la poesia.

"Idee Perdute"... è il titolo della raccolta di poesie premiata con selezione speciale a Marineo (PA) lo scorso anno. In tanti mi chiedono come possa uno scrittore di thriller (a volte anche molto forti) cambiare tipo di scrittura così, passare dalla poesia al giallo, poi dal sangue crudo dei thriller di nuovo alla poesia.
Ebbene, la poesia, per me è un'apertura dell'anima verso il mondo esterno. Una finestra che si apre, dipinge quel secondo, quel breve istante e poi si richiude.
La poesia non è solo amore, passione, paura e sentimento, ma è anche un semplice guardare i fatti, un semplice vedere il mondo circostante con gli occhi di un pittore che, invece della tela trasporta su carta quel semplice momento che rimarrà tale per tutta la vita.

RICORDI

Andavamo a scuola
pensando che il mondo fosse ai nostri piedi
e ci sbagliavamo
tra baci rubati nei bagni
e sigarette mai spente nei cortili.

Rubavamo
attimi di paurosa emozione
tra i banchi della classe
e letture afrodisiache
di poeti maledetti
e cantavamo
canzoni non nostre
nella speranza di scoprirci amanti
tra i legni ed i tavoli di quella scuola.

Studiavamo
annaspando sorrisi
ed innamorandoci ogni ora
nella speranza
assurda
di poter conquistare il mondo
solamente con la penna
o con un bacio rubato. (...)


La poesia... in Italia non è valorizzata come invece merita... non ha pubblico ne non di nicchia e, forse, è per questo che chi scrive poesia ... scrive solo per amore e per passione.
Uno sfogo... direi io... uno sfogo dell'anima che ha bisogno di far uscire, improvvisamente, quel piccolo quadro, quella piccola immagine di ricordi, di emozione pura che è la poesia.

IL SORRISO DI UNA MAMMA

Guardalo con calma
il sorriso di una mamma
quando il piccolo comincia a parlare.

Che ne sarà del suo futuro?

Nessuno lo conosce.

Guardalo però... il sorriso di quella mamma
e pensa al dolore che potrai darle
senza ritegno in una vita sbagliata
per euforia o per la nullità dell'uomo.

Purezza e trasparenza in quegli occhi
che ti accompagneranno sino alla morte.

Guardalo
quel sorriso... e pensa a quante lacrime
potresti evitare se almeno
una volta nella tua vita
riuscirai nuovamente a farla così sorridere!

"Idee perdute"... Premio selezione città di Marineo

mercoledì 1 febbraio 2012

amos cartabia: Il gusto del macabro

amos cartabia: Il gusto del macabro: IL GUSTO DEL MACABRO Scrivo gialli e thriller da anni, ma a volte scopro che la realtà di gran lunga supera la fantasia... pochi minu...

Il gusto del macabro

IL GUSTO DEL MACABRO
Scrivo gialli e thriller da anni, ma a volte scopro che la realtà di gran lunga supera la fantasia... pochi minuti fa sulla pagina online del "Corriere" appariva un articolo dove si leggeva del gusto macabro della gente ... per acquisti online di pezzi della nave Concordia, segnalandone addirittura la vendita completa del relitto. Oramai siamo abituati a vedere di tutto, foto di famiglie nella casa di Cogne, immagini ricordo e... gran trambusto nei luoghi delle disgrazie.
Il gusto del macabro attrae sempre e, purtroppo, fa notizia... forse troppa notizia, confondendo i lettori e gli investigatori e, mischiando le carte in gioco... in un gioco che non vale la pena di iniziare!

parliamo di libri

Ed eccoci a parlare di libri, di editoria e di qualcosa di nuovo che forse ancora non esiste... o forse esiste ma non è ben definito... non saprei.
Come scrittore ne avrei da dire di cose, su librerie, su editori, su associazioni su... tante di quelle cose che forse era meglio starsene zitti.
Ma bisogna parlare e... innazitutto conoscere i luoghi, le persone e gli scrittori, anche quelli meno conosciuti che, comunque sanno scrivere, sanno raccontare, sanno... parlare. Vi consiglio un bel sito, tanto per iniziare....http://www.edizioniacar.it/