La tragedia del 14 agosto ha colpito tutti... chi in vacanza chi in città e tutti si sono prodigati a dare consigli tecnici da bar escludendo ogni tipo di professionalità.
In questo millennio, in cui i social sono lo strumento ideale per attaccare, nascondersi e lanciare fandonie giornalistiche improvvisate ecco che tutti, ma proprio tutti, prima di tornare a diventare allenatori di calcio, si inventano professioni ingegneristiche di alto livello.
Le realtà sono differenti... ciò che è successo deve seguire un buon iter della magistratura che, avendo sentito il procuratore capo di Genova, spero non s'affossi in pericolosi percorsi burocratici che negli anni abbiamo conosciuto grazie ad un Paese, il nostro, dove tutto è alla portata di tutti anche in maniera "delinquenziale".
Il ponte è crollato e serve solo una certezza, la certezza che non accada mai più e per questo vanno prese decisioni drastiche che potranno non fare piacere a qualcuno, ma che servono veramente perché quella tragedia d'agosto mai più accada.
Quando i riflettori si saranno spenti, quando tutto verrà dimenticato per un banale altro motivo... ecco, lì deve continuare il pensiero da bar, senza consigli ma con quella certezza che qualcuno stia facendo ancora qualcosa.
Revoca o non revoca delle concessioni? Non siamo noi a doverlo dire ma il governo... che, piaccia o meno, è a capo del popolo italiano e dobbiamo rispettare le decisioni pensando soprattutto che quelle che abbiamo rispettato sino ad ora ci hanno portato a questi livelli.
Un pensiero a quelle povere vittime... trascorrendo anche io ogni giorno la mia vita in auto tra le strade italiane allo sfacelo, piene di buche, con cavalcavia che barcollano e con segnali stradali all'osso... ma non critico e basta, segnalo anche le cose, cerco di far capire... anche a quelli che con la macchina bella e grossa parcheggiano sui posti riservati ai disabili, perché forse, son proprio quelli che poi in questo occasioni attaccano con chiacchiere da bar che a nulla servono.
Partiamo da noi, rispettiamo le regole, cerchiamo di soffermarci un po' di più sul fatto che la fatalità è a volte segno di incuria e che, comunque, certe persone che hanno permesso tutto questo, son quelle che ancora ammiriamo.
Un silenzioso pensiero a Genova nella speranza che qualcosa cambi e... non dimentichiamoci della E45!
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