mercoledì 31 gennaio 2018

ogni giorno tanti PIN e tanti PUK... mavaffanpuk !

Da gennaio il mondo virtuale di internet, il mondo del web, il mondo delle "cose" on line sembra impazzito... aggiornamenti, pin può pak... ecchediamine... tutto per una sicurezza aggiornata e moderna (poi scopri che ti fregano in semplicità).

Mail cambiate, schermate aggiornate (obbligatorie) pin da aggiornare e come ci troviamo poi? Come i nonni che scrivevano i numeri da ricordare su una rubrica... ecco ho un quaderno pieno di PIN aggiornati, vecchi, esausti e checcazzo... dove stiamo andando a finire?

Innanzitutto mai ho capito perché per entrare a guardare un sito devi iscriverti e aggiornare tutto, in modo tale che poi ti arrivano un sacco di pubblicità indesiderate.

Facciamo un piccolo esempio... semplice...
Siete mai entrati in Autogrill?... ahahah che ridere certo, tutti entrano in autogrill.

Ebbene prima prendevi quello che prendevi, andavi alla cassa (parliamo di cibo x esempio) pagavi, chiedevi la fattura e te la davano.

Semplice no? Chiedevi FATTURA e AVEVI FATTURA. Semplice no?
SEMPLICE NO ?

No...
Adesso invece è super tecnologico... chiedi fattura, ti danno uno scontrino che ha un codice a barre con un numero lineare di 13 o altre cifre. Ebbene loro già ti inseriscono i dati, ok potrebbero farti subito la fattura no?

No, tu vai a casa, ti colleghi al sito di Autogrill (e ti appare obbligatoriamente la scritta accetti di... e devi cliccarci sopra x forza ((è legale sta cosa?)) e poi continui), bene, poi devi registrarti accettando di ricevere pubblicità, bene poi ti scolleghi, entri nella tua pagina riservata (wow ho una pagina riservata) e digiti quella cifra dello scontrino (se nel frattempo non si è scolorita, persa etc) poi devi ricordarti il tuo PIN e... classico al primo tentativo non funziona, devi riprovare e poi forse, dai che ce la fai... ottieni la tua bella fattura che devi salvare e stamparti TU.

Inviamo tutto via mail almeno si risparmia carta.
MA CHE CAZZO TI INVENTANO?

Se in Italia va tenuto ancora il Cartaceo sei obbligato tu a stampartela ... 

Vabbè sfogo mattutino, hanno cambiato ancora il sito di Virgilio (brutto, non si capisce nulla).

Vabbè comunque non so se è meglio ora o è peggio... PIN della banca, PIN del Bancomat, PIN per entrare nel computer, PIN per entrare nei siti, PIN di aggiornamento I Cloud, PIN per fare questo PIN per fare l'altro... e dove sono salvati?

Ovvio sul telefonino... ahahaha al quale abbiamo tolto il PIN per aver più agilità nella risposta.

GEniiiiiiiiiiiiiiii... Buona giornata a tutti!

lunedì 29 gennaio 2018

Anarchia automobilistica... Provincia di Brescia al primo posto

Siete mai stati in provincia di Brescia? In quei paesotti attorno alla fascia della città? Beh, dovreste provare... diventereste matti per l'anarchia nell'uso dell'auto da parte delle persone e, a volte, sembra di essere in qualche paese sperduto del sud america dove le auto vengono abbandonate al loro destino.

Facciamo un passo indietro... innanzitutto diciamo che con l'auto ci lavoro, per cui faccio dai 50.000 ai 60.000 km ogni anno. Ecco, si cerca di rispettare tutte le norme, dalle cinture alla ricerca disperata dei parcheggi.

La freccia, meglio conosciuta come indicatore di direzione, è ancora obbligatoria sui modelli in vendita, ma qui, in queste zone della provincia di Brescia (e sono cittadine di 18/30.000 anime, non paesini di montagna da 12 abitanti! ) qui nessuno controlla.

NESSUNO, ma nessuno veramente...

Allora ogni giorno si rischiano decine e decine di incidenti, rotonde fatte al contrario (mi è già capitato 2 volte) la freccia MAI e non qualche volta, MAI e tu arrivi in rotonda, quando ti va bene, e non sai se partire o meno perché quello che arriva (50% telefono in mano e 88% circa senza cinture) gira e fa quello che vuole e tu, deficiente con la freccia inserita ti arrabbi per ciò che vedi che non funziona.

Vabbè la freccia lasciamola passare, non avranno imparato, ma i parcheggi?
FENOMENALI... come in sud America, arrivi, dove capita capita e parcheggi, vai a fare quello che devi e con calma risalgono e se ne vanno. Suoni? Ma dai ti rispondono (di solito stranieri) e ti mandano a cacare...

Auto che pensavo non esistessero più (Fiat Ritmo - Punto, Renault 5 primo modello) euro 0,00... e poi magari votano a favore dell'ecologia.

Vabbè, sempre così una situazione che direi paradossale al limite, con marciapiedi usati giorno e notte come parcheggi (e passa anche il piedibus coi bambini che devono scendere dal marciapiede) tipi strani che si fermano in curva e scendono (parcheggiando ovvio) per bersi delle berrette... e posti auto occupati in maniera permanente e... dirigenti di uffici pubblici (visti e già ripresi... mi hanno mandato a cagare pure loro) entrare contro mano e parcheggiare nel posto a loro riservato e... 

L'altra sera uscivo da un senso unico e uno entrava contro mano, tanto, mi ha detto, abito qui e a te che te ne frega?

Cigliegina sulla torta? Ho segnalato dei buchi a dei vigili (posti in cui mancava un tombino)... dopo 1 anno il tombino mancava ancora... ma questa non è la ciliegia... la ciliegia ve la racconto ora.

Auto che, come di consueto parcheggia sul marciapiede (c'è il suo ufficio) e mentre io passo in auto (poteva esser chiunque) apre la portiera per scendere. Frenata di brutto e tiro giù il finestrino. "Ma cazzo già parcheggi sul marciapiede, almeno guarda!"
Mi fissa e chiude la portiera mandandomi a Cagare.
Beh, sapete chi è? Sulla fiancata della Golf c'era scritto... SCUOLA GUIDA

Adesso si capiscono molte cose!

giovedì 25 gennaio 2018

Fantasmi d'Italia

Oggi voglio parlarvi di questa strana esperienza che, anche se non volevo, ho dovuto affrontare nel corso degli anni facendo come lavoro lo scrittore professionista.
Sono sempre stato attratto dal mondo dell'ignoto, televisivamete parlando, ovvio, ma essere presente sul campo durante delle ricerche è stato un qualcosa di differente... unico, diciamo anche insolito.


Il luogo è sempre lo stesso, uno dei più ambiti per i ricercatori del paranormale e uno dei più conosciuti per me. Conosco ogni angolo di quel Castello, ogni sassolino che si muove, ogni rumore che deve esserci o che... non dovrebbe esserci.
Quando mi hanno chiesto, i proprietari ovvio, di seguire dei gruppi di ricerca... al momento l'ho preso come un divertimento, una nozione in più per poi scrivere un racconto, un libro e... mi si è aperto un mondo nuovo che, intendetemi, non vivo come esperto, ma che seguo come spettatore silenzioso.


Tutto dunque iniziò per caso, una sera con un gruppo che voleva fare ricerche e che si presentò con un sacco di materiale, un fonico, un sensitivo, uno esperto di immagini, uno con degli attrezzi che mi ricordavano molto quelli del film "Acchiappafantasmi"... e uno ancora che diceva di essere anch'egli sensitivo.
Io profano ridevo della cosa, portando rispetto al loro impegno e al loro lavoro, gratuito che occupava un sacco di tempo e... improvvisamente (sempre di notte ovvio) spensero le luci.
La mia spavalderia, conoscendo il luogo e le leggende ad esso collegate, divenne silenziosa attesa, poi il sensitivo cominciò a fare delle domande al "nulla".
"C'è qualcuno qui con me?"
"C'è qualcuno qui con me?"
Nulla... ovvio, c'eravamo solo noi in quella stanza, con il fonico e le sue cuffiette che camminava lento per la stanza senza provocar rumore.


Vabbè ve la faccio breve, era il 2009 se non erro e... improvvisamente dopo tre ore di buio, di ricerca (come dicevano loro) ecco che il sensitivo si blocca e fa un segno ad uno dei componenti con la videocamere a infrarossi.
Anche il fonico annuisce, mentre noi che eravamo posizionati davanti a dei monitor che riprendevano a raggi infrarossi e notturni... ecco che vediamo le forme delle persone avvicinarsi ad una parete e lì... il sensitivo proseguire con le domande che, dalla mia postazione non sentivo.

Improvvisamente ecco che il ragazzo al mio fianco mi mostra allungando il suo dito verso il monitor che qualcosa si muoveva...
Ebbene, vedo qualcosa, delle palline bianche che viaggiano nell'aria e prima cosa dico che secondo me è semplice pulviscolo...
Mi guarda e annuisce... "Guarda qui... questo grigio è pulviscolo e va dal basso verso l'alto, verso la finestrella, queste due si muovono da destra a sinistra e salgono in alto per poi ridiscendere... le abbiamo già registrate in una casa a Velletri... erano simili"

Eggià, per uno scettico è una bella cosa, adesso mi aspetto di vedere un lenzuolo e via...

Invece fu una serata interessante, i ragazzi proseguirono con le loro indagini, il sensitivo (che poi mi disse di essere un medium) aveva raccolto informazioni grazie alla sua particolare sensibilità e mi stava raccontando aneddoti e particolari che sino ad allora avevo sentito solo in televisione.


Parlammo per una bella mezz'ora (erano le 4 del mattino) e ci ripromettemmo di fare un nuovo incontro proprio in quel luogo...

Ebbene che dire... Vi racconterò cosa successe, per non allungarmi troppo in quetsta pagina, ma state certi che alcune cose che non dovrebbero esserci... a volte ci sono e, nonostante io rimanga scettico sui fenomeni (ho conosciuto anche strani personaggi "fanfurloni") qualcosa capitò.

Alla prossima puntata e... sospiro pensando a ciò che successivamente capitò.


Citerna, uno dei borghi più belli d'Italia

Ok devo ammettere che ci ho fatto pure un libro, "L'uomo di Citerna", ma il borgo, arroccato su una collina verdeggiante appena all'ingresso della regione più verde d'Italia, l'Umbria, mi ha colpito immediatamente la prima volta che l'ho visto.


"Citerna, situata al di sopra di un colle fra i torrenti Cerfone e Sovara, ha prettamente una vocazione di tipo agricolo anche se negli ultimi anni è divenuta ambita meta di villeggiatura.
L'antica Civitas Sobariae, ha seguito nei secoli il destino dei centri maggiori pi vicini, a partire dalle invasioni barbariche al dominio dello Stato Pontificio, fino all'occupazione dei tedeschi che hanno quasi distrutto la Rocca durante l'ultima guerra. Proprio dai ruderi della rocca si può godere di un vasto panorama che comprende gli orizzonti dalla Verna al Subasio, dal Catria ai monti di Gubbio. Tra gli edifici meritevoli di una visita occupano un posto particolare il quattrocentesco Palazzo Vitelli, ove morì Alessandro Vitelli e per la ricchezza degli arredi, le chiese di S. Francesco e di S. Michele Arcangelo"

Così riporta qualche sito, ma la visione del posto è un qualcosa di straordinario. Il borgo ha due ingressi principali, consiglio di lasciale l'auto fuori le mura e farsi una camminata in centro.
Interessante il torrione appena restaurato, i camminamenti medievali che passano sotto le mure e che dalle feritoie offrono un paesaggio mozzafiato, poi le chiese e i conventi, sicuramente affascinanti e le opere d'arte esclusive che il gioiellino contiene al suo interno.

Un consiglio, arrivate sino in Comune e chiedete se è possibile visitare la parte sottostante... le vasche per la raccolta delle acque e la loro purificazione è un qualcosa di straordinario. Intatte, restaurate e ben conservate si trovano proprio in centro.


Le frazioni del Comune, Fighille, Pistrino, ad esempio, sono state ristrutturate nel corso degli anni e offrono diversi spunti e diverse occasioni per scoprire la zona interessata. Il Santuario di Petriolo, ad esempio (appena entrate avrete una visione di una pavimentazione a svastica), la cava di creta... e tantissimi luoghi ove pranzare provando piatti esclusivi della cucina Umbra.


Come si vede dall'immagine sopra, Citerna, in provincia di Perugia, è circondata dal verde. Il Museo di Fighille, che ogni anno ospita una rassegna di opere d'arte famosa nel mondo (prima domenica di Ottobre... vi consiglio la visita al Museo) ecco che ci porta nel passato, infatti era la vecchia Dogana Pontificia. La Pro Loco di Fighille organizza diversi eventi e diverse manifestazioni durante l'anno e vi consiglio di contattarla se volete essere aggiornati su tutto quello che la zona può offrire.


Insignito del logo "Borghi più Belli d'Italia" Citerna offre al turista anche la cultura di spettacoli organizzati all'interno del proprio teatro (Uno dei più piccoli d'Italia), il Teatro Bontempelli che offre una rassegna di spettacoli durante la stagione estiva che coinvolgono non solo la cittadinanza, ma anche i turisti che da sempre affollano questo borgo.

Il teatro è da vedere, un gioiellino restaurato in maniera eccellente a cura dell'Amministrazione Comunale che, in onestà, ho avuto l'onore di apprezzare nel tempo per l'impegno profuso nel mantenimento e nel restauro e, soprattutto, nella conservazione di questo luogo incantato.

Che dire, dunque... Un fine settimana all'insegna della cultura, del buon vivere e della natura.

Citerna, uno dei borghi più belli d'Italia.

Ah... dimenticavo... il Belvedere è straordinario... andateci, poi mi saprete dire.

mercoledì 24 gennaio 2018

Castello di Sorci, dove fu scritto "Non ci resta che piangere"

Ci siete mai stati? Un piccolo gioiellino incastonato tra le colline che dividono Umbria e Toscana; arroccato su una piccola dorsale si manifesta immediatamente quando dalla strada aretina si prosegue verso Sansepolcro.
Attorno campi coltivati, in lontananza colline verdi e poi i fantastici borghi medievali che si innestano in questa corona splendente come diamanti tra le colline.


Una strada sterrata che si biforca verso destra (per il Castello) e verso sinistra (per la Locanda del Castello). Due strutture che storicamente sono sempre state legate e sin dall'antichità si supportavano a vicenda. Pensate che nel '400 la Locanda già faceva servizio Posta, nel senso che il viandante arrivava, mangiava, dormiva, sistemava i cavalli e se ne andava, ovviamente pagando il conto al proprietario del Castello che si trova 100 metri più in basso.
Dicevo, dunque, due strutture che si compensano a vicenda e che ancor oggi sono legate l'un l'altra dal duro lavoro dei campi, dalla cucina e dalla gente che ogni anno visita quei posti.


Vecchie segrete, corsaletti angusti, camere interrate, ecco cosa si presenta al turista quando entra nella vecchia struttura (pensate che è del 1.100, appoggiata su calcestruzzo romano), camere delle torture, muri finti dove furono trovati i resti umani, poi ancora cunicoli (che oggi non sono visitabili purtroppo)... insomma un gioiellino già nella parte interrata che vide nel tempo cavalieri e personaggi di ogni tipo.


Ecco, vi consiglio, quando arrivate, di prendervela con calma, respirare l'aria pulita della zona, guardarvi attorno... piante e boscaglie e poi entrare con la mente in quel periodo, 1400 fatto di guerre e omicidi. Ecco quello è il periodo di Baldaccio Bruni, vecchio proprietario della struttura (dicono ci sia il fantasma che aleggia tra le mura).
Entrate, fatevi accompagnare nelle segrete e poi, se possibile le camere superiori !


Un percorso che vi riporta nel passato (infatti qui furono scritte le sceneggiature di molti film tra cui quello più famoso "Non ci Resta che Piangere" con Benigni e Troisi)
Ve lo consiglio, vi consiglio un fine settimana in questo luogo, anche solo per la cucina da provare assolutamente.
Un mix Umbro-Toscano, con quei sapori forti che piacciono tanto a noi del Nord che oramai abbiamo perso il gusto dei veri sapori tradizionali e... tante emozioni ve lo assicuro.

Se vi va di fare un qualcosa fuori dal consueto... Vi aspetto allora.



Il 17 marzo apertura notturna straordinaria. (meglio prenotarsi perché a Luglio abbiamo superato le 500 persone)
Le prenotazioni: info@edizioniacar.com
Le aperture: 21.00 / 22.00 / 23.00

Ah dimenticavo... faremo vedere dei video... e nel bunker con gli "Acchiappafantasma" la parte più "particolare"; se suggestionabili meglio non venire.

Vi aspetto dunque... INGRESSO GRATUITO. Nel caso arrivasse troppa gente... si andrà in ordine di prenotazione.

Ciao alla prossima... vi terrò aggiornati sull'evento!





martedì 23 gennaio 2018

Orgia di emozioni...

Forte come titolo? Boh, non saprei descrivere meglio un connubio di forti emozioni, sinuosi sentimenti che si accavallano l'un l'altro sino a sfociare in sorrisi o pianti.
Ho visto uomini piangere emozionati alla nascita di un bimbo, ho visto donne sorridere sul male altrui, ho visto tristezze d'animo correre per le colonne vertebrali di un essere umano e sempre, dico sempre, mi sono soffermato ad ascoltare a vedere a pensare.
Emozioni forti quelle immagini di nature incontaminate, come se fossero cose strane, irraggiungibili, perché le abbiamo perse; emozioni forti nelle notti serene quando con il naso all'insù ci si sofferma a guardare il cielo.
Esistono luoghi incantati dove il silenzio fa paura, dove la solitudine incute timore, dove il buio è più scuro del nulla.
Montagna, mare, nave, pianura, pochissimi i luoghi rimasti dove l'anima può far capolino nella mente, dove il silenzio assoluti ci fa riflettere sul nostro io, dove il buio della notte affascina e provoca timore allo stesso tempo.
Emozioni pure quando il pianto di un neonato entra con forza nelle nostre vite, emozioni pure quando il sorriso di un vecchio scorbutico apre al mondo la sua sdentata voglia di raccontare...

Tanti passaggi, tanti momenti che solo la mente può racchiudere in questa unica "orgia di emozioni"

giovedì 18 gennaio 2018

Fotografie... unico modo per non dimenticare

Se faccio una carrellata tra le immagini salvate nel mio portatile ecco che riappare come per incanto quel preciso momento, quell'istante in cui quella cosa successe e, sempre per incanto si manifesta tutto il contorno, cosa si stava facendo, con chi ero e come andò quel momento.
Emozioni pure che nascono dalla fotografia, dall'immagine che non sbiadisce e non si dimentica.


Valgrisenche, con Daniele del Grande Sassiere... 2012 beh, cosa mi ricorda guardando questa immagine scattata all'interno del suo ristorante?
Profumi della Valle, vecchie amicizie che dopo trent'anni ricompaiono vivendo le tue stesse emozioni, i profumi della cucina, la neve all'esterno del locale, le serate di festa, i ricordi degli anziani che mi hanno permesso di scrivere ben tre libri ambientati in questa valle spettacolare e... Il Grande Sassiere oggi è chiuso, Daniele se ne è andato... e ciò che rimane è solo questa foto che ti ributta con il pensiero a quel momento...

Prendiamone una seconda...


Sempre Valle d'Aosta prima di una presentazione in un giretto all'interno di un vecchio borgo... 


Notte bianca di Brandico... sfilata di moda (mica è il mio matrimonio) mi invitano come scrittore ad accompagnare sul palco la modella con il primo vestito... beh che dire, un onore per me... ricordo quella serata, ci regalarono un'anguria... vendemmo pochi libri ma ne valse la pena...


Con il grande Andrea Vitali a Bellano... cosa ricordo? Una giornata di vento, la fiera del libro, un buon pranzo improvvisato all'interno della struttura che ci ospitava... già perché fuori c'erano banchi di vendita dei prodotti tipici della Valtellina, per cui io e Maurizio, un amico collega siamo usciti e abbiamo acquistato i beni di prima necessità per il pranzo... subito anche gli altri editori e alla fine... una bella tavolata improvvisata all'interno del Palasole di Bellano in occasione della fiera del libro.

Immagini che portano a riaffiorare i ricordi, immagini uniche che vanno salvate nel tempo...


Camper, viaggi e libertà... Puglia da scoprire, sapori momenti unici... eravamo ancora in due... beh tanti ricordi che rimangono impressi nella pellicola (che non c'è più)...


Castello di Sorci... ricordi incessanti della mente, poesia dell'anima che riapre momenti unici... questa immagine mi riporta a parlare con Primetto, oramai scomparso da anni, mi riporta alle serate passate lì, fuori a parlare, silenziosamente studiare ciò che dovevamo fare...

Insomma, continuerò con le immagini, soprattutto perché esistono scatti unici, esclusivi, irripetibili...


martedì 16 gennaio 2018

La do' via al miglior offerente...

Ed ecco che si aprono le danze... notizia di ieri ripresa dall'Ansa, una ragazza di 18 anni appena compiuti, vergine, con certificato medico, l'ha letteralmente messa all'asta per pagarsi (dice lei) gli studi e dare una mano alla propria famiglia.

Subito si è creato, o le hanno creato, un sito ad hoc, subito si sono aperte le danze e ad ieri (notizie radio) l'offerta per una notte d'amore con la vergine fanciulla sono arrivate a 1.000.000 (un milione di euro.

Che dire? Subito si sono aperti e sbizzarriti sul web con chi diceva "Fai bene dalla via" (ovviamente con quell'invidia di non avere un milione per una notte infuocata), chi invece "No, è contro etica, te ne pentirai...." o ancora con chi "E' roba tua fanne ciò che vuoi".

Ero in auto, io, mentre ascoltavo la trasmissione di Nicoletti su Radio 24 alle 12.30 e parlava proprio di questo argomento e appena hanno aperto le linee telefoniche mi sono ritrovato a sorridere delle telefonate. Tutti, a parte forse una sola persona (e non donna) che erano favorevoli al fatto che poteva gestirsela come voleva e una donna di 67 anni circa se non ho capito male, rimpiangeva il fatto di non averlo fatto anche lei.

La prima volta non si scorda mai, diceva mia madre, ma bisogna capire se non si scorda mai perché è una delusione o perché è stato un momento straordinario...

Secondo i radioascoltatori che poi sono intervenuti... "La prima volta era da dimenticare"... per cui, dimenticare per dimenticare con un milione di euro in tasca... beh, meglio dimenticarsela con i soldi che con il rimpianto di averci creduto!

Fatto sta che sta giovincella sarà attaccata da tutti... "Sfruttamento del corpo della donna" giornali scandalistici, la Chiesa, la Politica e... alla fine si perderà nuovamente scomparendo nell'ignoto e misterioso mondo che ci appartiene, quello del dimenticatoio ma, nel frattempo, avrà perso la sua verginità per una cifra che le permetterà di realizzare gran parte dei suoi sogni.

Non è uno scherzo, se non è una bufala inventata è una notizia che sentirete nei prossimi giorni e la mia domanda è... La dareste via per una cifra? E' lecito farlo? Eticamente avreste dei problemi?...

Ardua sentenza ai posteri...

lunedì 15 gennaio 2018

Valgrisenche... luogo incantato dove ritrovare il proprio essere

Non so se siete mai stati a Valgrisenche o in Valgrisenche dato che il comune è parte della valle stessa. Un luogo fantastico, circondato da vette altissime e singolarmente tutelato dai fumi dello smog grazie alla peculiarità della Valle, stretta e lunga che porta il vento a percorrerla ed accarezzarla in tutti i suoi anfratti.


Il silenzio assoluto spezzato solo dal tenue cantare degli animali che di notte scendono verso i villaggi e che di giorno si muovono alla ricerca di nuovo cibo.
In questo inverno fatto di neve, tanta neve, ecco che i tetti delle case si coprono di manto bianco, le punte rocciose si vestono di ghiaccio e le strade, una a dire il vero, si insinuano tra montagne di neve abbandonata sui cigli della strada.


Storia, cibo, cultura che si amalgamano in un gioco particolare, fatto di semplicità e di purezza in una delle pochissime Valli incontaminate dove anche la tecnologia si ferma non appena superato il centro storico.
Il Comune, la scuola, poi la vecchia caserma alpini e in lontananza ciò che rimane della vecchia diga, oramai abbassata nella sua superiorità e il famoso cimitero, con la chiesa parrocchiale ricca di affreschi e di ricordi.


Tanti ricordi nella storia delle immagini che si possono trovare nel museo, tanti ricordi nei libri che si possono leggere ed apprezzare nelle lunghe serate invernali e tanti sorrisi negli abitanti di Valgrisenche che attendono i turisti per raccontare quelle peculiarità che in pochi conoscono.
Ricordi della memoria, quando la diga forniva lavoro ed energia, ricordi nelle mani consumate dal tempo, ricordi nei sorridenti volti delle donne che tanto hanno visto...


Valgrisenche, dove si possono ricaricare le batterie del corpo e della mente, dove abbandoni ogni preoccupazione della vita cittadina, dove puoi rimanere a parlare per ore scoprendo che il freddo della sera non ti entra nelle ossa...
Una valle da scoprire con differenti emozioni in estate e in inverno, con i suoi rifugi e la loro storia, con le sue scalate e i suoi precipizi, con le marmotte che da fine maggio urlano per i pendii e con gli animali che appaiono improvvisi mentre si percorrono i sentieri.

Ve la consiglio, un fine settimana per una ricarica mensile...

Valgrisenche e... se vi capita, prima, leggete le mie storie ambientate proprio in quel luogo fantastico!


venerdì 12 gennaio 2018

Osteria del Torchio... una garanzia da Beppe e Angela

Ed eccoci nuovamente a parlare di cibo... quello buono, di locali che possono ospitarvi e darvi una selezione di cibi veramente squisiti.
Oggi ritorno a parlare dell'Osteria del Torchio, un luogo semplice, pulito e ben curato dove, una volta entrati, sembra di tornare a casa con quella semplicità e quel calore che difficilmente trovi in altri locali.


Specialità mantovane ed emiliane, oltre le tigelle e gnocco fritto ecco il fantastico bollito di Beppe che aggrada sempre i palati più sofisticati, con quella sua mostarda fatta in casa che mischia piacevolmente i sapori di una cucina particolare.

Anche la selezione dei primi è ottima, buoni piatti, abbondanti e (io prendo sempre bigoli al ragù d'anatra) a prezzi modesti.

Buon vino della casa (fermo o mosso come si usa in quelle zone) e varietà di verdure come contorno.

Ho provato anche la frittura di pesce e devo ammettere che in cucina ci sanno fare, non unto, abbondante e dorato al punto giusto.

Passate dunque, dite che lo consiglia anche Amos, lo scrittore e vedrete che Angela, Roberto e Beppe... vi coccoleranno sempre!

Che dire dunque... Osteria del Torchio, strada Lesignana 159, 41123 Modena

martedì 2 gennaio 2018

Buon inizio letterario...

Ed eccoci al nuovo inizio letterario del 2018, dopo un anno di intenso lavoro tra fiere, rassegne e iniziative che ci hanno portato (ci hanno perché inserisco tutto lo staff della casa editrice) a conoscere tanti nuovi potenziali lettori e ci hanno permesso di far conoscere un "sacco" di nuove storie e nuovi libri.


L'apertura straordinaria del famosissimo Castello di Sorci mi ha permesso di raccontare le vecchie storie e leggende legateappunto al maniero di Baldaccio Bruni e le persone che hanno affollato le stanze del vecchio Castello (datato 1100) hanno apprezzato non solo i libri ambientati proprio in quel luogo magico, ma anche tanti altri romanzi che poi hanno occupato le serate di lettura degli avventori.


Interviste anche sulle Tv bresciane che hanno portato la gente ad apprezzare le storie legate al mondo del paranormale e del famoso "Fantasma" che coinvolge sempre con un suo fascino particolare.


"FANTASMI D'ITALIA", il libro pubblicato con il gruppo GHR di Roma sta riscuotendo notevole successo in libreria e narra alcuni dei più importanti passaggi del gruppo nelle più "infestate" strutture italiane, con immagini, dettagli tecnici e situazioni particolari vissute dal gruppo proprio durante le nottate passare a ricercare quel qualcosa di "particolare" che tutti segnalano come "improbabile" eppure c'è.


Cambiando argomento eccomi con il grande cabarettista milanese, amico del Signor G, Walter Di Gemma e il suo "RITORNA A CASA LESSICO", un volumetto particolare che porta il lettore ad assaporare gli errori di un italiano oramai "scombussolato" nella lingua corrente con quell'ironia e quello spirito proprio del grande attore.


Un grande impegno, poi, un grande lavoro per la pubblicazione di "AMATORI RUGBY MILANO" che ripercorre la storia della grande società milanese oramai abbandonata al proprio destino dopo la chiusura, fatta di immagini, documenti e memorie abilmente raccolte e raccontate da uno dei protagonisti dell'epoca: Genesio Rossi.



Tante fiere, tanti momenti, tanti autori che hanno visto nascere ed evolversi il loro prodotto letterario con la passione di sempre con l'emozione del primo giorno e con la voglia di raccontare una parte della propria vita, tramite la poesia, i racconti, le biografie, gli stili di vita e i ricordi...

Modena, Milano, Aosta, trentino, Veneto, Piemonte e ancora Firenze, zone di riviera mare, montagna... tutto il bordo in una battaglia letteraria che ci ha visto percorrere centinaia, migliaia di chilometri affinché il libro entrasse in sempre più case e oggi, all'alba del nuovo anno, se le forze non ci abbandoneranno, eccoci pronti per affrontare i nuovi passaggi e le nuove sfide.


Vi aspetto, dunque... anzi, vi aspettiamo per la nuova avventura...

www.edizioniacar.com