mercoledì 26 ottobre 2016

fiction I Medici... me gusta!

Devo ammettere che ero titubante, per mille motivi e per mille incertezze, invece ho dovuto ricredermi a piano su come è stata realizzata la nuovissima Fiction di Rai uno su I Medici di Firenze. Ovvio è che ci sta un po' di libertà artistica/intellettuale/cinematografica, ma nel complesso è ben riuscita, ottima la regia, da mio punto di vista e l'ambientazione creata.
La storia... beh, la storia è storia e ovvio è anche che in molti potranno criticarne la realizzazione, la struttura storica eccetera, ma quello che conta, a mio avviso è che è stato un grande successo e una prova artistica italiana non indifferente. Per cui... ragazzi lo consiglio vivamente.


1 commento:

  1. Io, invece, forse perché avevo riposto troppe aspettative su una fiction italiana, sul ritorno di RAI in produzioni importanti dopo il successo, meritatissimo, di Rome, sul fatto che ci fosse la partecipazione di quello che io considero il più grande attore vivente, Dustin Hoffman, sono rimasto deluso.
    Il "patto letterario" non si è realizzato.
    La narrazione mi è sembrata confusa e poco credibile. Il giudizio che mi gira continuamente per la testa è: molle.
    La regia, poi, è proprio da compitino scolastico. Si limita alle riprese delle scene senza arte ne parte, senza raccontare, ma solo visualizzare; senza neanche una fotografia particolarmente creativa, ci ritroviamo in mano un prodotto mediocre.
    La recitazione è buona, se non consideriamo il doppiaggio che, tranne qualche eccezione, non è assolutamente all'altezza della scuola italiana, anzi in molti casi mi chiedo chi abbia fatto le selezioni, ma senza quel mostro sacro di Hoffman, il giudizio crollerebbe miseramente.
    Lo dico con dispiacere, ma non è per nulla un buon prodotto. O meglio potrebbe anche essere "buono", ma sarebbe, vista la produzione (non conosco i costi, ma ho paura siano piuttosto alti) e la campagna pubblicitaria, comunque un fallimento.
    Ovviamente questo è il mio "personalissimo cartellino" come diceva il buon Rino Tommasi ai bei tempi.

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