giovedì 27 ottobre 2016

Le grandi navi a Venezia... o Venezia senza Navi?

Ho avuto l'onore, qualche anno fa di scrivere un libro ambientato a bordo di una grande nave da crociera e questo mi ha permesso poi di conoscere più da vicino il mondo delle navi da crociera. 16 Lunghi viaggi in giro per il mediterraneo a presentare il mio romanzo a bordo dell'allora ammiraglia e devo dire che tra bordo e terra ho scoperto e visto cose particolari e meravigliose.
Ogni tanto sento questa nuova: Via le navi da Venezia e penso che la gente sia sempre più attratta dal momento senza ingegno e senza pensiero che ti permette di urlare e di criticare e non ragiona affatto sugli effetti (bello il gioco di parole) che ciò produrrebbe sull'economia della città.


Facciamo un piccolo passo indietro, a quando il Governo ha introdotto una tassa specifica per l'approdo delle grandi barche dei miliardari sulle nostre coste, nei nostri porti. Una tassazione alta che ha spinto poi questi ad andare (a sinistra) verso la Francia (a destra) verso i paesi che si affacciano sull'Adriatico... Ebbene, dato che mi ricordo quei momenti, tutti, all'inizio esultavano ad una vittoria momentanea, meno inquinamento, via i ricchi dalle nostre coste, via i miliardari... inconsapevoli (forse) del male che stavano procurando ad un sistema turistico che, permettetemi, gente come me non potrebbe mai permettersi. Ebbene? Ecco che questa vittoria era come un cerino, come la fiamma di un cerino.


Eggià, perché nel giro di pochissimi anni, forse due... ecco che quelle stesse persone manifestavano poiché il loro posto di lavoro, basato sul turismo, veniva a mancare e, genio della lampada, ecco che la colpa era della mancanza dei vecchi Vip che con le loro mega imbarcazioni portavano denari sia al comparto turistico che a quello nautico.
Una corsa ai ripari senza soluzione, dunque, perché questi, i miliardari arrivavano, se ne stavano tranquilli qualche giorno e ripartivano, tuffandosi nelle calme e pulite acque degli Stati che ci affiancano spendendo la metà di quello che lo Stato Italiano... ora chiedeva.
E per le grandi navi, nella mia ignoranza, è uguale, se non peggio.


Tornando alle mie crociere nel Mediterraneo ho potuto visitare tanti luoghi, tra cui il porto nuovo di Tunisi dove ogni settimana attraccano dalle 5 alle 6 navi da crociera.
Ecco che in una delle discese a terra vedo ed apprezzo il lavoro svolto nel nuovo porto e mi fermo a vedere, come tutti, un fantastico negoziato che vendeva bustine di buon zafferano tunisino. Pacchetti in plastica da 3 e 5 euro, o confezioni da 10 euro. Ebbene, sarà stato un negoziato da tre metri per cinque, nulla di che, ma era stracolmi, all'inverosimile di pacchetti di zafferano e il giovane che serviva coinvolgeva abilmente i clienti ad entrare a comprare. "Zafferano Tunisino, prezzi buoni, prezzi buoni" e tutti entravano, o quando risalivano in nave o quando scendevano. Io ci ho parlato, dopo aver speso 20 euro di zafferano e mi ha detto che ogni tre giorni arrivano le grandi navi e che lui rifornisce il negoziato con oltre 10.000 bustine ogni tre giorni. Cioè, vuoi dirmi che vendi 10.000 bustine ogni tre giorni?
"Italiani brava gente compra... poi americani e russi... russi comprare tanto."
Cioè, ragazzi, solo questo con i due e tre euro... si faceva una media di 20.000 euro ogni 3 giorni grazie a noi che acquistavamo.


Per cui, gente, pensiamoci bene prima di tirarci la nuova mazzata sui piedi e... ovvio, le cose vanno controllate, ma anche voi sapete che 15.000 turisti in vacanza... comprano e fanno muovere il mercato.

Beh, adesso vi lascio e vi consiglio di leggere il mio romanzo:
OLTRE LA LIBERTA' ... ambientato a bordo di una grande nave da crociera, con i suoi segreti e le sue... paure!

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