Aosta 2014
Un grande tendone in Piazza Chanoux... centinaia, forse migliaia di libri e tantissimi appuntamenti in quella manifestazione letteraria che ogni anno, all'inizio della primavera apre i battenti ai turisti ed alla popolazione valdostana.
Decine gli incontri, con personaggi più o meno famosi, poi libri sul territorio, del territorio e che parlano del territorio.
Con questo spirito, con questa straordinaria voglia di raccontare ecco che nell'edizione di quest'anno sono stato inserito e mi hanno invitato alla rassegna per presentare il mio romanzo "Valgrisenche - nel silenzio del ricordo".
Prima di me un pubblico straordinario era attento a ciò che la Tata per eccellenza stava raccontando alle famiglie, ai piccoli ed ai genitori presenti, poi, con un piccolo ritardo sulla tabella di marcia ecco che la bravissima Stefania Tagliaferri mi ha accompagnato sul palco davanti ad una trentina di persone.
Ho scoperto in quell'occasione, se per caso ci fossero stati dubbi, che Valgrisenche è amata da tutta la popolazione Valdostana, forse perché è rimasta intatta negli anni, forse perché ha lasciato ad ognuno di loro un qualcosa di particolare nel cuore, come lo ha lasciato anche a noi, ragazzi d'un tempo, che in quella Valle abbiamo scoperto i primi amori, le prime paure e le nostre più grandi avventure.
Colloquiare con la coordinatrice è stato bello, semplice e diretto; le domande di rito, poi le espressioni sorridenti dei presenti quando ricordavo gli anni ottanta; gli anni in cui tutto si stava scoprendo e anche quella Valle, con i suoi campeggi estivi, stava trasformando le nostre vite.
Ma il libro serve veramente a far promozione turistica?
Beh, ne son convinto sempre di più, il romanzo coinvolge il lettore nel cammino che l'autore fa fare ai protagonisti e, in questo caso, ad esempio, i rifugi, le bellezze della montagna, il vecchio fortino ed i ricordi di un tempo in cui l'enorme diga sovrastava le teste dei più piccoli... ecco che portano il lettore a domandare, a chiedere quali sono stati i cambiamenti ed a pensare di farci un salto.
Il Vicesindaco ha aperto le danze... ha raccontato la realtà della Valle, i lavori della diga e le potenzialità che ha quella zona, con i suoi ghiacciaio, con le cime, con le gare agonistiche più importanti di sempre... con i profumi e con quella primavera che proprio in quei giorni del Festival stava iniziando a far nascere le nuove piante, a far risvegliare la natura, i fiori ed i suoi animali.
Abbiamo parlato per quasi un'ora, accompagnando la lettura di alcuni brani con i sorrisi dei ricordi, con le immagini della Valle che venivano proiettate alle nostre spalle e con tanto amore per la montagna... per quella montagna!
Valgrisenche nel silenzio del ricordo... un qualcosa che parla di tutti noi, ragazzi degli anni settanta che scoprivano un qualcosa di nuovo...
E il Festival? Ha continuato a sfornare racconti, emozioni e tanti libri... e spero, onestamente, che venga riproposto, di anno in anno... sempre più attento alle storie italiane che coinvolgono, che riempiono i nostri cuori e che donano al lettore un momento di svago, di semplicità, di riflessione.
Grazie di cuore alla Regione ed agli organizzatori per avermi invitato al Festival della Parola e... un grazie a Stefania Tagliaferri per la fantastica collaborazione.
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