Un post, questo, un po' sentimentale, critico e del tutto naturale. Una riflessione su ciò che è oggi il nostro servizio di viabilità italiano. Impossibile organizzare mega eventi quando poi la gente non può spostarsi perché trova tutto intasato.
Ieri, 10 aprile 2014 a Milano tutto era bloccato.
La Fiera del Mobile!
Interessante ed importante evento che coinvolge ogni anno migliaia se non centinaia di migliaia di persone tra operatori, giornalisti, visitatori e un pubblico straniero sempre attento al Made in Italy.
Ma questo made in Italy non è anche viabilità? Passare sulla A4, le tangenziali di Milano, le strade secondarie... diventa sempre più un grande problema.
(foto di repertorio)
Tutto bloccato: vi racconto l'Odissea.
Cavenago - barriera Milano... 2 ore, allora decido di tagliare per la tangenziale Nord... peggio che peggio, altra ora fermo a guardare le ruote dell'enorme camion alla mia sinistra, con gente che telefonava, che imprecava e che aspettava di infilarsi in qualche piccolo angolo libero sull'asfalto rovente di un mese di aprile con le temperature alte.
Casello... pagamento 5,40 (potrebbero anche evitare di far pagare ma ovvio che non interessa a nessuno) e poi coda, coda fino a Rho fiera e poi coda al rientro.
Insomma... Brescia Milano (dalle 09.00 alle 12.30) e Milano Brescia (dalle 13.00 alle 15,20)
Per una consegna di cinque minuti... una giornata di fuoco.
Allora mi son chiesto, ma per l'Expo 2015... cosa faremo? Forse dovremo spostarci coi mezzi (ahahahah sorrido pensando che ci ho provato una volta ma è stato quasi peggio...)
e dunque?
Pazienza e rammarico per un Paese che tenta di alzare il capo... guardando le migliaia di auto in colonna davanti ai propri occhi.
Non abbiamo le vie di comunicazione... non possiamo parcheggiare nelle città perché sono tutti parcheggi a pagamento o riservati, non riusciamo a muoverci perché le strade son vecchie (se fate la E 45 ad esempio è un "buco" unico e pensare che è la statale (o superstrada) che unisce il Nord est a Roma passando per gli appennini...
Boh, la mia in fondo è solo una considerazione, pensando che faccio oltre 60.000 km ogni anno!
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