lunedì 5 febbraio 2018

Il silenzio di una marmotta !

La paura del silenzio è un qualcosa che sembra non appartenerci, eppure quando ci capita di ritrovarci nel silenzio più assoluto ecco che cadiamo in depressione e che togliamo dal nostro "io" tutte quelle cose che dovrebbero rimanere segrete.
A me piace molto il silenzio, ma quello assoluto e nei miei lunghi viaggi di lavoro posso apprezzare sempre più quei luoghi in cui puoi solitariamente fermarti ad ascoltare la tua anima.
Scrivere libri ha il suo lato peggiore, il silenzio, che ti permette di ripensare a determinate scene, che ti permette di riflettere su alcune situazioni e che ti permette anche... di spaventarti.


La montagna è il luogo per eccellenza che preferisco... di giorno a contatto con la natura dove senti quei rumori naturali che ti assorbono a pieno e che ti conciliano quel pensiero fatto di purezza e di semplicità. Un pomeriggio passato ad alta quota, in estate, tra verdi prati, fiumi impetuosi o torrenti tranquilli... ascolti ciò che ti sta attorno e pensi, rifletti, fai il punto della situazione, respiri quella purezza che oramai è distante dalle gradi città.


Di notte poi, quando gli ultimi rumori della natura si spengono, ti rannicchi sotto le lenzuola nel silenzio della tua anima, spegni la luce e godi di quel nulla che ti circonda che poi è tutto, tutto quello che puoi immaginare.
Purezza del silenzio che fa paura a molti eppure... ci rasserena lo spirito, ci porta a riflettere, ci porta a pesare e a capire ciò che abbiamo dentro.
Il silenzio della natura, con i suoi rumori, con la sua solitudine è ciò che più amo dell'ambiente che di tanto in tanto vedo nei miei viaggi e me lo gusto, come un buon piatto dato in una vecchia locanda.


Il silenzio della montagna... lo consiglio una volta ogni tanto... per poter riprendere in mano le nostre vite, la nostra semplicità, lontano dai cellulari e da ciò che ci consuma lentamente.

Volete un consiglio? Luoghi lontani? No, vicini, magari valli sperdute dove l'hotel o il rifugio serve solamente per rifocillarsi e scaldarsi e poi... abbandono del proprio io nel nulla del tutto che la montagna ci offre!

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