Una kermesse che anche quest'anno vedrà partecipi centinaia di nomi illustri dell'editoria italiana e straniera e che coinvolgerà un vasto pubblico nelle giornate di apertura previste "stracolme" di interessati.
La nostra casa editrice, Edizioni A.Car, vedà protagonista Francesco Zarzana con la sua ultimissima fatica letteraria assieme a Francesca Mazzei nel volume biografico "La tifosa di "Messi"".
LA TIFOSA DI "MESSI"
isbn: 9788864901497
pagg. 112
euro: 13.50
I diritti d'autore, su volere degli stessi, saranno devoluti alla "Nazionale Italiana Calcio Amputati" del Centro Sportivo Italiano.
Leggiamo qualcosa del libro...
Di quali e quanti valori e opportunità possano diventare portatori lo sport in genere e lo stesso calcio (pur così discutibile nelle sue manifestazioni di vertice contaminate dal superprofessionismo e derivati) è esempio concreto e illuminante la vicenda della Nazionale Italiana di Calcio Amputati.
Ho avuto il piacere e il privilegio di conoscere questa straordinaria realtà facendo la cronaca di una loro partita con la omologa nazionale francese a Cremona e, più ancora, presentandone gli atleti a Papa Francesco in Piazza San Pietro in occasione della festa per i settanta anni del CSI Centro Sportivo Italiano, l’ente di promozione sportiva che tanto ha fatto perché si perfezionasse il sogno del … “Messi” di cui qui parlano la mamma e l’amico Zarzana. Toccante testimonianza di quanto sia stata travagliata e piena di problemi la venuta al mondo del piccolo Messori, di come la coraggiosa e intrepida mamma Francesca abbia lottato e superato gli infiniti e crescenti problemi di una gestazione terribilmente complicata e dolorosa.
Sullo sfondo di tutto ciò che è stato superato con una serenità incredibile e spesso col sorriso sulle labbra, il sogno di avere un figlio calciatore, coltivato dalla mamma a sua volta calciatrice da ragazzina. Nato senza una gamba (e con ben altre gravi menomazioni) al piccolo Francesco, curato amorevolmente, sembrava preclusa, per ovvi motivi, la strada del calcio giocato. E invece, con una tenacia evidentemente ereditata dalla mamma, lui, diventato Messi per contrazione tipicamente emiliana del cognome Messori, ma soprattutto perché il fuoriclasse argentino è sempre stato il suo idolo, è riuscito a dar vita a quel suo sogno apparentemente irrealizzabile: non solo giocare a calcio ma addirittura dar vita a una nazionale degli amputati. Realtà ormai consolidata con appuntamenti sempre più frequenti anche in campo internazionale. Certo uno dei momenti fondamentali nella crescita e sviluppo del fenomeno è stato il meeting di Assisi quando, grazie al prezioso interessamento del CSI, venne comunicato a Francesco che poteva giocare con i normodotati; da lì prese slancio la sua iniziativa di coinvolgere altri amici “in gamba”, per trovare il modo di giocare assieme e magari disegnare una vera e propria nazionale degli amputati. Ad accompagnare i partecipanti ad Assisi erano state scelte le parole di San Francesco che incoraggiano ad agire attraverso una lenta tenace progressione dal fare prima ciò che è necessario, poi ciò che è possibile per arrivare poi, quasi d’incanto, a fare l’impossibile. Difficile immaginare qualcosa di più appropriato per apprezzare ciò che il nostro Messi e la sua mamma hanno saputo fare e che qui viene raccontato.
Un bravo anche al collega Zarzana, un altro prezioso Francesco di questa bella storia.
Dalla prefazione di Bruno Pizzul che ha gentilmente offerto la propria firma per un volume... che colpirà il lettore per la forza umana e per la delicatezza con cui si racconta una storia... particolare.
Pordenonelegge 2016... Vi aspettiamo il 17 settembre per l'esclusiva Nazionale.
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