Un nuovo romanzo sta vedendo la luce, un lavoro che, come i precedenti entra a far parte a tutti gli effetti del filone dei "local thriller".
Può un libro far promozione turistica?
Certo, visti i successi di "Valgrisenche nel silenzio del ricordo" e di "Fantasmi e segreti al Castello di Sorci", penso che sia una novità assoluta, un qualcosa che coinvolge a pieno il lettore nella storia, ma può dare anche spunti per un viaggio all'insegna della scoperta di un luogo.
Tante immagini, poi, nel libro, come un rendiconto della narrazione può coinvolgere sempre più il lettore e le attività che nella storia inventata vengono descritte.
Un libro non solo per gli appassionati del genere, ma anche per chi in quella storia, in quelle strade e in qual luogo ci vive e lavora. Il libro deve così diventare un omaggio alla città che ospita, che cresce e che sorride al pubblico nuovo e una storia nuova può comunque coinvolgere sia il lettore che il nostalgico che, nelle antiche foto di un tempo, può riconoscere un qualcosa che pian piano andava dimenticandosi.
Una città tranquilla, una città con i suoi problemi, una città con le sue paure, con il suo lavoro... ecco che improvvisamente diventa la location giusta per ambientare una storia, ecco che improvvisamente si trasporta su carta, sulle pagine di un racconto che ne ripercorre le vie, la storia, le abitudini, cercando poi, nel filone del giallo, di far pensare e ragionar anche su altri aspetti.
Personaggi che perlano di lavoro, delle problematiche attuali che, un domani entreranno nella storia e poi ancora personaggi che si muovono in luoghi ed in locali, assaggiano prelibatezze che comunque tutti possono trovare all'interno di quei posti che il romanzo esalta e colora, plasmandone le strutture in base alle esigenze descrittive.
E poi gli eventi, come in "Chiari, 7 giorni, 7 morti" ecco che Villa Mazzotti e la Rassegna della Microeditoria diventano il contorno ideale dove muovere le scene, passando per le Quadre, per il Parco, per l'Ospedale e per il centro, permettendo così all'autore di sottolineare bellezze architettoniche che altrimenti passerebbero in secondo piano.
E poi ancora il contributo materiale che i "coinvolti" reali della città offrono, con immagini storiche (che saranno presenti all'interno del libro", con documentazioni e con quel pizzico di ironia che permette poi all'autore di plasmarne i comportamenti reali trasformandoli sulla carta a suo piacimento.
Un libro, dunque che diventa poi un omaggio, un ringraziamento alla Città, affinché, tramite la lettura, tutti possano conoscerne la storia, i gusti, le leggende e anche... le particolarità.
CHIARI, 7 giorni 7 morti
A.Car Edizioni
libro fotografico
www.edizioniacar.com
Nessun commento:
Posta un commento