L'espressione “piove, governo ladro!”, documentata anche con attestazioni letterarie («L'avevo detto io! Piove, governo ladro!», Antonio Gramsci),
si ripete comunemente per satireggiare l'abitudine diffusa di dare la colpa di ogni cosa
al governo, talora anche come espressione di sfogo polemico.
Simpatica espressione... me la ricordo quando anche mio nonno si sfogava dando le colpe al Governo per tutto quello che gli accadeva.
Eppur piove, piove forte, piano, ma piove, con le temperature che si sono alzate e con i disastri che, immancabilmente si ripetono sempre ogni qual volta i fiumi si ingrossano.
Prevenzione, dicono, ma prevenzione significa anche andare a riprendere le persone che nel tempo hanno permesso di costruire dove non si poteva e far pagare a loro i danni che nel tempo, poi, irrimediabilmente, sono giunti come un nubifragio estivo improvviso.
Il tempo è cambiato, non ci sono più le mezze stagioni, ma ci son sempre gli abusi che poi portano la natura a trovare sfogo tra le case. "E' una situazione inusuale", dice qualcuno, ma forse questo qualcuno è lo stesso che poi afferma che "Dobbiamo abituarci, capiterà sempre più spesso e la causa è l'innalzamento delle temperature". Vabbè se poi si prosegue nella discussione la colpa ricadrà sempre sul povero Cristo che ha buttato il mozzicone per terra, eggià inquinamento.
Ma pulire gli alvei dei fiumi? no, non si può perché bisognerebbe controllare che non si rubi... e le case costruite sui fiumi? Ma c'erano già...allora il dado è tratto, irrimediabilmente dobbiamo stare zitti ed attendere, sperando che la tormenta passi senza provocare danni.
La colpa? Boh, era quello che doveva fare, o l'altro o l'altro ancora e nel frattempo le colline scivolano a valle e i fiumi entrano in città...
Espressione o non espressione è difficile riparare il vaso rotto... soprattutto se dei pezzi sono stati "rubati".
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