sabato 29 novembre 2014

Immagini da scrittore...

Sono arrivato alla mia venticinquesima pubblicazione ed è bello fare un passo nel ricordo per assaporare tutte le emozioni, i ricordi e ciò che è passato in questo lungo fiume fatto di storie, di scritti e di pensieri.


Nella foto assieme a Luciano Lutring (ex solista del mitra), durante una delle innumerevoli presentazioni del fantisco libro "Una storia da dimenticare", la biografia del personaggio che negli anni (cinquanta e sessanta) ha "combattuto" la sua privata battaglia con innumerevoli rapine, con strabilianti e rocambolesche fughe senza mai sparare un solo colpo.


Immagini di fiere, di serate e di rassegne che rimangono impresse nell'anima e nel sistema virtuale di un mondo che di strada ne ha fatta e che ne continua a fare in quella straordinaria passione che mi ha permesso di vedere tanti luoghi, di assaporare migliaia di prodotti e che mi ha fatto conoscere centinaia di uomini e donne che hanno lasciato un segno nella storia.


Un ricordo particolare alle serate in cui i miei romanzi (piccole storie di autore sconosciuto) si univano a nomi del calibro di Capuozzo, personaggio straordinario, semplice, diretto e soprattutto umile in tutta la sua grandezza.


Immagini che ripercorrono tanti e tanti anni... immagini che mi riportano a riflettere sugli errori ma anche su ciò che forse che un poco di spirito aggressivo in più si poteva fare, ma i rimpianti si uniscono alle sensazioni forti ed alla bellezza di ciò che poi si assaporava... nei distintivi appiccicati virtualmente sulla giacca e di conquiste fatte ogni singola volta, ogni singola sera, ogni singola giornata...

E allora ripenso alle parole dette... alle serate di colloqui, di presentazioni e ripenso ai viaggi, da Bratislava a Catania, da Modena ad Aosta, da Roma a Milano... un continuare viaggiare scoprendo di conoscere i nomi di tutti gli Autogrill della A1, scoprendo di riconoscere improvvisamente tutti i luoghi dove gli Autovelox si insinuano dopo qualche galleria....


E poi le radio, le televisioni... sperando che forse quella puntata avrebbe portato lustro alla tua immagine, ti avrebbe fatto vendere qualche copia in più e sarebbe entrata nella vita di qualche persona. Le tue storie, le mie storie... raccontate come un sogno improvviso e poi le idee, i progetti... i continui colloqui sulle auto e quel parlare, quel raccontare nelle lunghe distese di asfalto che ti portavano da qualche parte...


E ancora le fiere, con quelle dieci, undici ore in piedi... e poi le cene... e il viaggio di rientro... solitario nella notte autostradale dove oramai conosci ogni singolo movimento...

e i selfie... la nuova moda che ti permette tutto... con quello sguardo scemo di chi ancora una volta... sta visitando un luogo nuovo !

www.edizioniacar.com

giovedì 20 novembre 2014

Notte di Paura... al Castello di Sorci !


Non so se ci siete mai stati, ma una volta (anche due) nella vita è da provare!
Il Castello di Sorci si trova proprio sul confine aretino con l'Umbria, terra di confine da secoli ha avuto a che fare con il Vaticano e con Firenze ed è proprio grazie a queste due enormi potenze che la figura di Baldaccio Bruni è stata portata alla ribalta nel 1400.

Dimora storia dunque del personaggio (la storia precisa e ben dettagliata la si può trovare in fantastici libri in vendita appunto presso la struttura del castello) codesto si sposa con una Malatesta di Rimini e riceve in dono dei territori che uniscono le già tanto ambite proprietà con l'Adriatico!


Nulla di che se non che l'Italia era stata completamente divisa in due e, improvvisamente, questo soldato di ventura aveva ottenuto un titolo nobiliare e stava controllando il passaggio delle merci.
Ebbene ecco che il 6 settembre del 144... e qualcosa viene invitato a Firenze e in una serata senza armi viene decapitato e il corpo appeso in piazza della Signoria senza testa.

Si racconta che da allora la presenza forte nel maniero sia ben tastabile dagli ospiti con rumori e con movimenti di oggetti e di immagini impensabili.


Ed ecco che allora comincio, oramai dieci anni orsono, ad informarmi sugli avvenimenti, su ciò che hanno visto le persone, sulle ricerche scientifiche e... man mano che le storie aumentano ecco che altre ne arrivano.
Testimonianze di persone che lavorano proprio a Sorci, di persone di passaggio, di medium e altri personaggi che comunque in Sorci vedevano e sentivano quell'immortalità propria dei luoghi antichi come quello.
Eggià, perché il castello è del 1.100 e... di strada ne ha fatta certamente, di terremoti ne ha sentiti e di "botte" ne ha prese, ma è ancora lì, tranquillo ed immobile su quelle leggere colline che dividono Umbria da Toscana, in quella terra armoniosa che ancora coltiva tabacco e con quel Tevere che passa limpido e piccolo come un ruscello che di lì a poco prenderà altre acque!


Ma ecco che dalle stanze del Castello appaiono immagini vecchie, sbiadite, immagini del duro lavoro che Primetto Barelli, il proprietario, ha fatto nel corso degli anni per ristrutturare quella sue enorme proprietà presa così per caso, senza avere una Lira... Eggià, anche in questo caso la storia dell'acquisto del Castello si scontra con la leggenda del Fantasma di Baldaccio che, apparendo in sogno al proprietario lo porta a vedere quella che sarà poi la sua enorme proprietà.
(Fantasmi e Segreti al Castello di Sorci - Edizioni A.Car ) Nel libro potrete trovare anche questa storia... affascinante, raccontata nell'intervista esclusiva a Primetto...


Lavori di ogni tipo, alla ricerca della preziosa acqua (sorci ha ben 5 pozzi artesiani)... alla ristrutturazione della vecchia Stalla e del Fienile (oggi la locanda), alla sistemazione di quella proprietà che oggi è conosciuta nel Mondo, non tanto per il suo fantasma, ma per l'ottima cucina che, dall'acquisto nei primi anni settanta, è sempre stato il fiore all'occhiello dell'economia turistica della zona.
Ma torniamo a noi... torniamo a questa straordinaria storia di fantasmi e segreti... di buon cibo e leggende... di vino e di amicizie, essì, perché il fasciando del luogo porta la gente a sorridere ed io, negli anni ho conosciuto una moltitudine di persone che... scettici di natura, timorosi di Dio, paurosi del mistero o affascinati dall'incognito, alla fine sorseggiavano un buon bicchiere di amaro (anche questo in vendita e consigliato vivamente dal sottoscritto in quanto è fatto con erbe del posto) e continuavano a raccontare, a pensare a... immaginare anche come sarebbe stato in quel periodo tutto quell'enorme maniero!



E allora decido, una notte disperata di provare a dormire in una delle stanze più "sensibili", di dormire in quella stanza quattrocentesca che ... vabbè lasciamo perdere, ha il suo fascino ma anche il suo lugubre significato.
Improvvisamente messaggi di cordoglio, di paura e di sconforto... "Ma sei pazzo... dopo trent'anni dormire in quella stanza"... "io non lo farei mai..." o ancora "Mi piacerebbe, ma io di cose ne ho sentite" e... alla fine ho deciso... proviamo e vediamo!



Beh son passati mesi da quella esperienza e mi capita di scendere a trovare la famiglia Barelli... ma passare davanti a quella stanza, ripercorrere le segrete ed entrare nella stanza rosa ha sempre un suo strano effetto.
Vi consiglio una visita, un giro in quel maniero e... magari aspettate che si riaprano le stanze in giri notturni... ha un suo fascino particolare e...


Nel ricordo di un grande uomo... il ricordo del suo lavoro, della sua vita, della sua passione... rimarrà sempre vivo all'interno delle mura di Sorci.

ps: seguiteci sulla pagina Facebook (Amos Cartabia) e sulla pagina di Sorci (Castello di Sorci)... avrete la possibilità di conoscere tutti gli eventi che vi poteranno all'interno del maniero.

www.castellodisorci.it

Valgrisenche... un anno di immagini


E' quasi passato un anno da quando le prime immagini sono girate sui social coinvolgendo tanta gente che questa Valle l'ha conosciuta, l'ha vissuta e l'ha amata.
Mi sento oggi in dovere di illuminare il pubblico che mi segue con le immagini di questo fantastico posto, descritto amorevolmente nel mio libro "Valgrisenche - nel silenzio del ricordo" e ripreso in quello successivo "Valgrisenche - gli occhi della morte".
Un omaggio a questo luogo, incontaminato, ricco di storia e di particolari che solo vivendo possiamo scoprire ed apprezzare.


Immagini estive, immagini invernali... sapori autunnali e calore primaverile in tutti quei passaggi che ogni anno si ripetono donando alla natura quel fascino unico che è proprio della montagna


Momenti che coinvolgono il lettore, istantanee che oggi rimangono impresse nel sistema virtuale ma che portano sempre più persone ad ammirare quegli angoli nascosti che un tempo venivano immortalati per un semplice gusto personale ed era veramente complicato, poi, farle conoscere al grande pubblico dei social.


Situazioni storiche, al limite del possibile e poi i sapori veri della montagna, i suoi colori, le sue paure ed i suoi cambiamenti... tutte cose che si possono apprezzare ora nei vari siti che coinvolgono gli abitanti, le persone, i turisti o i semplici appassionati.


Immagini lontane nel tempo... che si sono dimenticate negli anni... immagini di qualcosa che non c'è più e di qualcosa che ancora è vivo nei ricordi...


Colori... colori... colori...


e ancor di più... da scoprire in Valgrisenche !


mercoledì 12 novembre 2014

Una serata di legalità...

Parlare di legalità in una situazione finanziaria come quella che stiamo vivendo è sempre un qualcosa di complicato, ma forse un passo indietro andrebbe fatto, soprattutto andrebbe fatto pensando a tutte le persone che operano affinché questa "legalità" continui ad aleggiare sopra le nostre teste.
Interventi importanti sono stati fatti e le testimonianze continuano ad arrivare alla gente comune, affinché si aprano una volta per tutti i nostri occhi stanchi, le nostre palpebre socchiuse da tempo in quella estenuante omertà che oramai fa capo ad ogni cittadino ogni giorno.

 Uno dei libri presentati venerdì sera parlava appunto di questo, un libro importante che riporta con la mente a quei due eroi che cercarono in tutti i modi di affrontare quella omertà che vedeva non solo un'isola, ma l'Italia intera succube della cattiveria, della forza e soprattutto delle minacce di individui che poi lo Stato è riuscito a raggiungere.
Un grande appuntamento, con LUCIANO BERTOLI, attore di fama nazionale che, nel giro di pochi anni ha portato nelle scuole il messaggio più importante per non dimenticare. Una serata in cui anche GIUSEPPE GIUFFRIDA, coordinatore per Libera Lombardia e responsabile dei beni messi sotto sequestro alle mafie, ha saputo dare quei numeri che sempre ci appaiono troppo lontani, che sempre sembrano così distanti e che, invece, sono sotto gli occhi di tutti.


E cosa dire quando in una serata di pioggia ritroviamo oltre centocinquanta persone sedute ad ascoltare le testimonianze, quando troviamo persone che applaudono, che attendono e quando poi siamo onorati di avere con noi una donna, una madre di tre figli, una giornalista che non è rimasta in silenzio e che ora vive sotto scorta perché ha saputo denunciare?


Beh... rimaniamo senza parole nell'ascoltare ciò che sta passando, nel vedere quel suo dolce sorriso sdrammatizzare un qualcosa di forte di unico di pericoloso che ogni giorno la vede coinvolta e che ogni giorno la vede partecipe a quel macabro gioco che le ha promesso vendetta e che la costringe a vivere con due "angeli" di scorta. FEDERICA ANGELI, forse l'esempio di come tante cose possono cambiare, forse la protagonista indiscussa di quella battaglia fatta di silenzi, di porte che si chiudono, di finestre che si accostano e di gente che improvvisamente scompare, svanisce nel nulla, lasciandola sola su quel balcone a vedere, riconoscere e poi denunciare quelle persone che abitano nella sua sterza città.


E poi una sala piena di ragazzini che le domandano le cose più semplici, più naturali, che forse non comprendono a pieno ma che intuiscono essere le cose basilari per poter continuare a sorridere e costruire un qualcosa.
Un grande appuntamento e un grazie a lei, che dopo le conferenze, senza pretese e con quell'umiltà che fa scrosciare un grande applauso finale di quasi due minuti... dona a noi un qualcosa di particolare, di unico di libertà che rimane nei nostri cuori per i giorni successivi !

giovedì 6 novembre 2014

Esco di casa... mi ruban la casa !

Nei giorni scorsi si è fatto un gran parlare di questo problema e, come sempre, poi quando si discute delle problematiche che coinvolgono cittadini extracomunitari si cade improvvisamente nella certezza di esser o mano "razzisti". Ma è mai possibile che in un Paese che si ritiene civilizzato possan succedere cose di questo gente?
Uscire di casa e ritrovarsi improvvisamente con altre persone nell'appartamento sudato e nella casa che ha visto pianti e sorrisi di ogni genere?
Non è possibile.
Mi son allora domandato se non è proprio questa legge che permette determinate cose, se per caso non è proprio l'intrigo macabro di mille norme e di mille piccole leggi che permette a questa gente di appropriarsi di proprietà altrui e poi... mi domando se per caso questi pagano IMU TARSI ICI o cose del genere!
Ma figuriamoci se dopo aver occupato clandestinamente un'abitazioni queste persone si preoccupano di pagare tasse sulla casa o addirittura bollette elettriche e cose del gente, anzi, saranno poi gli stessi che si preoccuperanno di chiedere sovvenzioni al comune o alla città.
Leggevo di una donna che ha dormito sul parapetto della sua abitazione preoccupata che le portassero via l'abitazione, ho letto di una signora anziana che non è potuta rientrare in quanto il suo appartamento già risultava occupato, ma non è che stiamo scoprendo l'acqua calda, dato che già negli anni '80 si occupavano appartamenti, aziende sfitte o abbandonate e poi... soldi su soldi per poter mettere a norma e ripulire.
Beh, quello che mi lascia più perplesso è vedere dell'indecenza nelle strutture fatiscenti di certe case, certi appartamenti che ora risultano occupati abusivamente che, l'USL non vede, penso, in quanto sarebbe impossibile dare un qualsiasi certificato di agibilità.
Forse, da lì bisognerebbe cominciare, vedere se queste case, questi luoghi sfotti, abbandonati possono essere dichiarati agibili o per lo meno sicuri e poi, se non lo sono abbatterli, anche se son privati, in modo tale da sistemare una volta per tutte questo obrobrio architettonico....
Ma è pur vero che questo è un mio sfogo personale e che viviamo in questa nostra bella Italia dove per fare una sagra di paese occorrono mille autorizzazioni e poi nascono feste non dichiarate dove nulla è a norma!