mercoledì 30 aprile 2014

Festival della Parola

Aosta 2014


Un grande tendone in Piazza Chanoux... centinaia, forse migliaia di libri e tantissimi appuntamenti in quella manifestazione letteraria che ogni anno, all'inizio della primavera apre i battenti ai turisti ed alla popolazione valdostana.
Decine gli incontri, con personaggi più o meno famosi, poi libri sul territorio, del territorio e che parlano del territorio.
Con questo spirito, con questa straordinaria voglia di raccontare ecco che nell'edizione di quest'anno sono stato inserito e mi hanno invitato alla rassegna per presentare il mio romanzo "Valgrisenche - nel silenzio del ricordo".


Prima di me un pubblico straordinario era attento a ciò che la Tata per eccellenza stava raccontando alle famiglie, ai piccoli ed ai genitori presenti, poi, con un piccolo ritardo sulla tabella di marcia ecco che la bravissima Stefania Tagliaferri mi ha accompagnato sul palco davanti ad una trentina di persone. 
Ho scoperto in quell'occasione, se per caso ci fossero stati dubbi, che Valgrisenche è amata da tutta la popolazione Valdostana, forse perché è rimasta intatta negli anni, forse perché ha lasciato ad ognuno di loro un qualcosa di particolare nel cuore, come lo ha lasciato anche a noi, ragazzi d'un tempo, che in quella Valle abbiamo scoperto i primi amori, le prime paure e le nostre più grandi avventure.


Colloquiare con la coordinatrice è stato bello, semplice e diretto; le domande di rito, poi le espressioni sorridenti dei presenti quando ricordavo gli anni ottanta; gli anni in cui tutto si stava scoprendo e anche quella Valle, con i suoi campeggi estivi, stava trasformando le nostre vite.
Ma il libro serve veramente a far promozione turistica?
Beh, ne son convinto sempre di più, il romanzo coinvolge il lettore nel cammino che l'autore fa fare ai protagonisti e, in questo caso, ad esempio, i rifugi, le bellezze della montagna, il vecchio fortino ed i ricordi di un tempo in cui l'enorme diga sovrastava le teste dei più piccoli... ecco che portano il lettore a domandare, a chiedere quali sono stati i cambiamenti ed a pensare di farci un salto.


Il Vicesindaco ha aperto le danze... ha raccontato la realtà della Valle, i lavori della diga e le potenzialità che ha quella zona, con i suoi ghiacciaio, con le cime, con le gare agonistiche più importanti di sempre... con i profumi e con quella primavera che proprio in quei giorni del Festival stava iniziando a far nascere le nuove piante, a far risvegliare la natura, i fiori ed i suoi animali.
Abbiamo parlato per quasi un'ora, accompagnando la lettura di alcuni brani con i sorrisi dei ricordi, con le immagini della Valle che venivano proiettate alle nostre spalle e con tanto amore per la montagna... per quella montagna!


Valgrisenche nel silenzio del ricordo... un qualcosa che parla di tutti noi, ragazzi degli anni settanta che scoprivano un qualcosa di nuovo...


E il Festival? Ha continuato a sfornare racconti, emozioni e tanti libri... e spero, onestamente, che venga riproposto, di anno in anno... sempre più attento alle storie italiane che coinvolgono, che riempiono i nostri cuori e che donano al lettore un momento di svago, di semplicità, di riflessione.
Grazie di cuore alla Regione ed agli organizzatori per avermi invitato al Festival della Parola e... un grazie a Stefania Tagliaferri per la fantastica collaborazione.

sabato 26 aprile 2014

Un successo inaspettato al Castello di Sorci

"Non aprire quella porta"


Il titolo della serata era particolare, un viaggio, un racconto, una leggenda e tanta tanta passione per ciò che si andava a narrare.
Un percorso, quello abituale al Castello di Sorci, in tre serate, nel periodo di Pasqua per coinvolgere il pubblico presente nei racconti che avevo inserito nel volume "Fantasmi e segreti al Castello di Sorci"


Nulla di particolare, la location è sempre spettacolare, la famiglia Barelli sempre squisitamente disponibile e il libro era in bella mostra all'interno del piccolo spaccio ben attrezzato proprio all'ingresso del Castello che fu di Baldaccio Bruni.
Pensavamo di raggruppare una decina di persone, giovedì, venerdì, sabato e il giorno di Pasqua, invece ciò che è successo ha veramente dell'incredibile.


I miei racconti, le sale accese dalle tenui lampade, i mobili, l'energia del luogo... beh, devo ammettere che oltre un centinaio di persone ogni sera che mi seguivano nei racconti e nei percorsi all'interno del maniero... non me lo aspettavo di certo.
Questa è stata la prova "provata" che il Castello attira sempre più pubblico, che il mistero del fantasma di Baldaccio, che le testimonianze raccolte negli anni dal proprietario hanno sempre più un pubblico di persone che vogliono interagire con questi racconti, che vogliono conoscere e vedere quelle segrete che sono state da secoli il perno principale dell'intera zona.


E io cosa racconto? ... Nulla di più e nulla di meno di ciò che il proprietario, Primetto Barelli ha raccontato, narro delle gesta del condottiero, immortalato negli scritti di uno storico d'eccezione, poi racconto, dividendo quella che è la realtà dalla leggenda di come quel luogo incantato abbia tenuto per sé segreti e misteri sino a quando il proprietario non si è deciso, negli anni settanta, a cominciare a far studiare gli eventi che, in date non definite ed in momenti inaspettati, si manifestano tra le sale antiche dei piani superiori.


E questo in foto sono io... che racconto, che narro e che cerco di coinvolgere i turisti presenti in questo armonioso giro turistico del tutto gratuito in occasione dell'apertura notturna delle stanze.


E io credo ai fantasmi?.... Penso di no, forse sì, forse è suggestione, non saprei, ma venerdì scorso, dopo dieci anni per la prima volta ho avuto la sensazione forte che qualcuno ci stesse seguendo... ci stesse perché è capitato anche alle altre persone presenti... un cinque minuti di energia pesante che sembrava esser posizionata sopra le nostre teste e che ci obbligava, in quel giro veloce (onestamente ho cercato di raccontare il più velocemente possibile) a voltarci, a guardarci attorno....


E poi?... basta, nel secondo viaggio all'interno del Castello, nella seconda visita delle stanze e nel secondo vagar tra le mura... non è successo proprio più nulla, anche in quella stanza, nella stanza rosa, quell'energia che sembrava seguirci e che ci faceva voltare è svanita in un lampo e tutto, come per incanto, è tornato alla normalità.
Col senno di poi... forse era per quello che il cagnolino di uno dei presenti si era bloccato prima di entrare nell'enorme stanza rosa!


Comunque... il mio consiglio è una visita... in fondo non costa nulla.

Per informazioni:
www.castellodisorci.it

e per chi volesse leggere un buon libro:

"FANTASMI E SEGRETI AL CASTELLO DI SORCI"
www.edizioniacar.com


martedì 15 aprile 2014

NON APRIRE QUELLA PORTA !



Per gli appassionati del mistero, del noir, del thriller e... anche dell'horror un appuntamento da non perdere per questo finesettimana sarà al Castello di Sorci (AR).
In occasione delle festività di Pasqua mi hanno permesso di poter accogliere, come scrittore, gli ospiti che vorranno intraprendere un percorso guidato dove, tra leggende e misteri, racconterò quello che da anni si tramanda tra le antiche mura del maniero.


Il Castello di Sorci, di proprietà della famiglia Barelli, si trova, avvolto nel suo splendido parco naturale, sulla strada che porta ad Anghiari (AR) e lo si raggiunge o percorrendo la E45 (Uscita Sansepolcro - proseguire per Arezzo, innesto per Anghiari) o con la A1 uscita Arezzo (proseguire per Sansepolcro - innesto Anghiari sulla sx).
Un luogo incantato che ha coinvolto tantissimi personaggi più o meno famosi e che da secoli nasconde segreti e misteri all'interno delle sue mura.
Si narra infatti che aleggi tra le antiche pietre del 1100 la presenza di Baldaccio Bruni, meglio conosciuto come Baldaccio d'Anghiari e, nelle serate di pioggia, tra il silenzio del luogo circostante, può capitare di rilevare la presenza ovattata di un qualcosa di inconcepibile.


E cosa ci faccio io al Castello di Sorci? Nulla, ho solo avuto la fortuna di conoscere questa straordinaria famiglia e di scoprire, domandare e narrare tutto ciò che da secoli aleggia in quel luogo. Ho intervistato il proprietario del castello, ho visto "particolari serate... indescrivibili" e ho raccolto tutto quello che serve per trasportare i lettori in un fantastico viaggio tra le antiche segrete, tra gli antichi misteri e tra le splendide camere che ancora immortalano nelle immagini questo luogo.

VI ASPETTIAMO dunque... dal 17 aprile al giorno di Pasqua... sarò lì per accompagnare chi lo volesse in un fantastico giro fatto di storia, leggende e misteri!

www.castellodisorci.it

venerdì 11 aprile 2014

Edizioni A.Car ... promozione, promozione, promozione!

"Sembra di esser in una grande guerra... ogni fiera una bandierina di conquista di un territorio...
se non ci vai hai perso il posto"


Qualcuno, un tempo mi ha detto proprio così. Era un signore anziano che con i libri ci sapeva fare, sapeva posizionarli nelle fiere, sapeva venderli porta a porta e aveva sempre con sé una cartina dell'Italia dove segnava le varie postazioni di vendita che con gli anni aveva conquistato a fatica.
E' vero, il lavoro promozionale è veramente difficile ed i tempi sono cambiati; non bastano più le librerie, non bastano più le mail o le lettere, non bastano più le pubblicità, occorre scendere in campo con tutta la produzione, con i libri editati e pubblicati e, come diceva questo editore, "conquistare il territorio"


Un puntino rosso su una cartina sterile del nostro Paese, ore passate in auto, poi allestimento degli stand e poi... la gente, sempre più attenta alle produzioni letterarie, sempre più attenta a ciò che si racconta e a come gli autori promuovono la propria opera.
Il 2014 è cominciato bene, con fiere importanti e con richieste di mostre minori che, comunque, coinvolgono un pubblico variegato, un pubblico differente che ha bisogno di essere accompagnato nel mondo "libro".


Uno dei nostri appuntamenti più importanti è la Fiera Internazionale del libro di Bratislava, un evento dispendioso (sia per soldi che per tempo), che comunque offre la possibilità di conoscere case editrici che operano nei Paesi dell'est e che sono ben attente alle produzioni italiane.
Negli ultimi anni abbiamo acquistato diritti di titoli che in questi anni usciranno in Italia in esclusiva per la nostra casa editrice; titoli per bambini e ragazzi e storie particolari per adulti.


Mercatini rionali, a volte, che invece coinvolgono le persone, che coinvolgono un pubblico attento che magari non vuole passare in libreria e che cerca le sensazionali produzioni delle case editrici medio piccole che, spesso, trovano autori sensazionali, trovano talenti che sanno raccontare, coinvolgere e far sognare; proprio come deve essere un bel libro.
Fiere minori, le definiamo noi, dove ci troviamo anche da soli a proporre le nostre pubblicazioni, magari facendo poca vendita al momento, ma coinvolgendo il cliente che segue poi, tramite i siti, tutto quello che viene fatto ed organizzato.


Quante fiere / rassegne facciamo ogni anno? Circa una cinquantina, da Modena a Torino, da Bratislava a Celle Ligure, poi Roma, Cesena, Susegana... Novi Ligure, Bellano, Chiari, Verona...
Tantissimi appuntamenti che non si possono abbandonare perché seguendo quella vecchia massima... la conquista di un luogo è importante e poi non lo si può perdere assolutamente !

www.edizioniacar.com





Dove andiamo se le strade non abbiamo!

Un post, questo, un po' sentimentale, critico e del tutto naturale. Una riflessione su ciò che è oggi il nostro servizio di viabilità italiano. Impossibile organizzare mega eventi quando poi la gente non può spostarsi perché trova tutto intasato.

Ieri, 10 aprile 2014 a Milano tutto era bloccato. 
La Fiera del Mobile!
Interessante ed importante evento che coinvolge ogni anno migliaia se non centinaia di migliaia di persone tra operatori, giornalisti, visitatori e un pubblico straniero sempre attento al Made in Italy.
Ma questo made in Italy non è anche viabilità? Passare sulla A4, le tangenziali di Milano, le strade secondarie... diventa sempre più un grande problema.

(foto di repertorio)

Tutto bloccato: vi racconto l'Odissea.

Cavenago - barriera Milano... 2 ore, allora decido di tagliare per la tangenziale Nord... peggio che peggio, altra ora fermo a guardare le ruote dell'enorme camion alla mia sinistra, con gente che telefonava, che imprecava e che aspettava di infilarsi in qualche piccolo angolo libero sull'asfalto rovente di un mese di aprile con le temperature alte.

Casello... pagamento 5,40 (potrebbero anche evitare di far pagare ma ovvio che non interessa a nessuno) e poi coda, coda fino a Rho fiera e poi coda al rientro.

Insomma... Brescia Milano (dalle 09.00 alle 12.30) e Milano Brescia (dalle 13.00 alle 15,20)

Per una consegna di cinque minuti... una giornata di fuoco.

Allora mi son chiesto, ma per l'Expo 2015... cosa faremo? Forse dovremo spostarci coi mezzi (ahahahah sorrido pensando che ci ho provato una volta ma è stato quasi peggio...)
e dunque?

Pazienza e rammarico per un Paese che tenta di alzare il capo... guardando le migliaia di auto in colonna davanti ai propri occhi.

Non abbiamo le vie di comunicazione... non possiamo parcheggiare nelle città perché sono tutti parcheggi a pagamento o riservati, non riusciamo a muoverci perché le strade son vecchie (se fate la E 45 ad esempio è un "buco" unico e pensare che è la statale (o superstrada) che unisce il Nord est a Roma passando per gli appennini...
Boh, la mia in fondo è solo una considerazione, pensando che faccio oltre 60.000 km ogni anno!

martedì 1 aprile 2014

Premio Strega 2014



Calcio e Acciaio 
dimenticare Piombino

Devo ammettere che quando questa mattina ho aperto la pagina di Facebook mi sono emozionato. I siti parlavano della presentazione di un nostro libro al Premio strega e, anche se pensavo di potercela fare, onestamente vedere i post che ne parlavano mi ha un poco emozionato.
Il libro in questione è "CALCIO E ACCIAIO" di Gordiano Lupi, un amico scrittore ed editore che ha sempre creduto nella forza delle piccole case editrici indipendenti e che, con caparbietà e buona scrittura ha abbozzato questa storia malinconica che descrive in maniera perfetta uno stile di vita entrando nei ricordi di un tempo in quella Piombino che lo vede sempre presente.


Interessanti gli articoli che hanno recensito questa opera, appena uscita e già in seconda edizione, con particolari corretti, sistemati e, come si usa fare ultimamente, adattati al meglio per una lettura estremamente scorrevole.
Ma Gordiano sa scrivere, ha pubblicato decine e decine di opere, ha tradotto opere importanti e, meglio ancora, ha nel tempo scovato talenti che sono poi passati a "maggior editore".
Un'opera, la sua, come se fosse una missione di vita che si svincola da ogni certezza; cerca autori, pubblica storie, fa fiere, espone in mercatini, occupa i maggiori quotidiani locali ed ora... lo vede al massimo livello nel premio più ambito della letteratura Italiana.


E noi? Beh, personalmente mi definisco un amico editore, scrittore sarebbe troppo, lui sì che sa scrivere, io abbozzo qualche cosa... sognando le mie storie; lui invece studia, sottolinea e legge, legge parecchio, traduce addirittura la Sanchez per Rizzoli... scrive su la Stampa... e partecipa ad eventi letterari che, come sempre, la Toscana si vede in testa a confronto di tante altre regioni.
son contento, particolarmente contento, sia perché la nostra casa editrice ha pubblicato questo suo CALCIO e ACCIAIO, sia per lui che merita il successo che ha sempre offerto ai più e che ora... deve "smazzarsi" come autore.

CALCIO e ACCIAIO, dunque presentato allo Strega 2014 ! La strada è ancora lunga, magari finirà con un nulla di fatto, ma siamo arrivati sin qui, magari trasformerà questo mio semplice Blog in un qualcosa di particolare; la vittoria per un romanzo che nessuno aspettava uscisse dalla penna e dalla mente di Gordiano Lupi.
Concludendo questo mio spaccato di vita editoriale, COMPLIMENTI... al grande autore toscano e che la gente possa apprezzare questa fantastica opera!

CALCIO e ACCIAIO - dimenticare Piombino
isbn: 978-88-6490-092-6
prezzo: euro 12,50

www.edizioniacar.com